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Ultimi commenti

Pubblicato il 27/10/2021

in: Le adozioni internazionali sono in diminuzione. Colpa dei costi troppo alti?

Grazie Chiara, bell'articolo. Solo alcuni commenti sparsi. Innanzitutto, non è vero che l'adozione è "un gesto assai nobile ed altruista". E' in primis un gesto egoista, fatto da coppie che non possono o non vogliono generare ma che si sentono pronte a dare (e si spera ricevere) tanto amore. Senza questa premessa, l'adozione è già fallita [...] in partenza. Tra tutte le persone che come me hanno adottato, mi viene in mente forse una sola coppia che potrebbe avere avuto l'altruismo come motivazione principale, e non ne sono comunque sicuro. Poi è chiaro, bisogna essere molto motivati, e coppie che arrivano all'adozione solo dopo ripetuti fallimenti della FIVET e magari in età avanzata, rischiano di finire in quello che ti definisci "restituzione del minore", o fallimento adottivo. Che è devastante per il bambino. Sui costi hai ragione, volevo solo aggiungere che esistono prestiti a tasso agevolatissimo presso alcune banche, proprio ai fini adottivi, a cui anche noi abbiamo fatto ricorso, pur essendo, diciamo, moderatamente benestanti. E questa è una barriera altissima per le coppie, chi anche con la maggiore motivazione del mondo si ritrova con la prospettiva di affrontare spese enormi, spesso desiste, perchè non in grado di sostenerle. Tra le modifiche alla legge sarebbe da includere, come già accade in altri Paesi, la gratuità delle spese, che dovrebbero essere sostenute dallo Stato senza dover aspettare rimborsi e detrazioni. Un altro ostacolo che ho visto, dall'interno, è che molte coppie preferiscono un bambino europeo, per non gestire poi anche il pesante cdarico dovuto alla scarsa properzione all'integrazione propria del nostro Paese. E Russia, Ucraina e Paesi dell'Est hanno drammaticamente limitato le pratiche, un po' per l'aumento delle adozioni interne, un po' per decisioni politiche. Ad esempio, ultimamente, a quanto vedo, i bambini adottati in Russia hanno tutti importanti problemi di salute, in primis la sindrome fetoalcolica, che li rendono indesiderabili per i loro connazionali e disponibili per le coppie italiane, che però devono essere disposte a farsi carico di un problema ulteriore da gestire. Fuori dall'Europa, come dici, l'età media cresce, e ho visto più di una coppia sui 45 anni o più richiedere un neonato e rifiutare proposte di bambini di 6-7 anni che sarebbero più adatti a loro, se non vogliono diventare genitori-nonni. Mio figlio è arrivato in Italia a 6 anni e ne sono stracontento. Purtroppo, come dici, la scuola spesso non è preparata, mancano le conoscenze per l'approccio al minore adottato che è molto diverso da quello per gli altri bambini. E ne ho avuto esperienza diretta, con una maestra piena di sè e criptorazzista che ha rischiato di buttare al vento tutto quello che abbiamo fatto per far acquisire un minimo di autostima a nostro figlio... Comunque grazia ancora per l'articolo, è sempre bene parlare di questo argomento spesso trascurato.

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Pubblicato il 06/05/2021

in: Tentativi contro il covid: poteva mancare l’omeopatia?

Mamma mia quante assurdità...Innanzitutto: "rimedio qui illustrato è esclusivamente preventivo, come molte delle cure omeopatiche." L'omeopatia non è nè rimedio nè cura; lo ammette lo stesso intervistato, dato che si precisa che serve solo se "unito all’uso della mascherina, all’igiene personale e ad un comportamento prudente". Quindi una corretta prevenzione si basa su mascherina, igiene [...] e prudenza. L'omeopatia è un accessorio inutile. Di più; si sfiora il ridicolo nella frase "“La cosa strabiliante è stata che Eupatorium perfoliatum si è dimostrato efficace nel contrastare e guarire sintomi neurologici quali perdita di gusto e olfatto, anche se, dalle sperimentazioni del rimedio in nostro possesso (effettuate negli anni: 1846, 1863, 1879, 1890, 1900), questo rimedio non parrebbe efficace nel curare questi sintomi.". Si è quindi dimostrato efficace dove? Se le sperimentazioni in suo possesso (che tra l'altro sono più vecchie di un secolo) non dimostrano nulla, da dove prende questa certezza? Proseguiamo. la frase "I lattoni sesquiterpenici sono noti per le attività antimicrobiche, antitumorali, immunostimolanti e citotossiche. L’eupatorina flavonoide può avere attività citotossica. Tutte molecole che hanno dimostrato di avere una efficacia proprio verso il Covid-19!" è un coacervo di paroloni che servono solo a far sembrare la cosa importante. I virus non sono nè microbi nè tumori, e "citotossico" significa tossico per il sangue. Cosa c'entra con il COVID-19? Per non parlare poi del fatto che che in una diluizione CH30, per la costante di Avogadro, di tutte queste molecole non può esservi traccia. Il finale poi, è un trionfo di sedicente scienza alternativa e paternalismo. Purtroppo finché ci sarà gente che cade nella truffa dell'omeopatia, e medici che la propagano, il rischio di non curarsi per preferire cosiddetti "rimedi alternativi" (che non rimediano nulla) sarà sempre alto, a detrimento della salute delle persone.

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Pubblicato il 23/02/2021

in: Gli insulti rivolti a Giorgia Meloni sono disgustosi, ma non fatene una martire

In genere si dice che in questi casi tutto ciò che si dice prima del "ma" non conta. Per cui chi dice, riassumendo "non bisogna insultare la Meloni MA lei diffonde odio" in pratica dice che degli insulti a lei non interessa, quasi se li meriti. Non è così. Come si dice nell'articolo, chiunque abbia un [...] minimo di educazione si sente a disagio quando sente dare a una donna della scrofa, della cagna, della put. eccetera. Ed è proprio quello che fanno quotidianamente o quasi i supporter di Meloni e Salvini. Quindi, chi lo fa si qualifica da solo. Chiunque insulti una donna in modo così ignorante e becero, si qualifica come un uomo di una pochezza lampante. E non mi stupisce che questi casi provengano 9 volte su 10 da elettori di destra. E' giusto sospendere il docente, non c'è dubbio. Ed è anche giusto prendere provvedimenti simili in ogni caso analogo.

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Pubblicato il 09/02/2021

in: L’innegabile degenerazione del “politicamente corretto”

Leggo solo ora ma l'articolo è in effetti poco chiaro. Primo, si mischiano due cose differenti, ovvero il politicamente corretto con ciò che politicamente corretto non è: “danni collaterali” per designare fattuali stragi di civili in contesti di guerra, o “ridimensionamento” per designare licenziamenti di massa NON sono esempi di politicamente corretto, sono aberrazioni della [...] propaganda di guerra o del capitale per sminuire ciò che altrimenti suonerebbe tremendo (perchè lo è...). La stessa cosa si potrebbe dire di quasi tutti gli esempi del suo articolo. Il Politically correct (da ora PC) mira a sanare le disuguaglianze, la propaganda mira a sminuire i problemi. Ed è un po' quello che fa il suo articolo, lo sminuire i problemi; siamo tutti d'accordo che il PC dà adito ad esagerazioni e casi limite, ma cosa si propone? Di abolirlo? Direi di no, vogliamo tornare agli anni in cui era normale sentire in TV e per strada "ricchione", "mongoloide", "negro", "terrone" o simili? Riguardo alla pasta, va bene, siamo negli anni trenta, Allora celebriamo anche noi la stagione del colonialismo? Non sente un vago "sapore littorio" nella difesa di questa scelta senza un minimo di contesto? Tanto più che noi con il ventennio non abbiamo mai fatto i conti; si immagina se in Germania uscisse una varietà, che so, di wurstel con i nomi dei campi di sterminio? Ecco.

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