Penso anche io che questa operazione di pulizia sia un'ottima cosa. Queste distorsioni, come far pagare il 5% di imposte agli autonomi e il 23% ai dipendenti, portano solo a fenomeni come le finte partite IVA. Tutti si camuffano da autonomi per pagare meno tasse (e ora che questo privilegio viene cancellato, strillano). [...] Così come finora, a causa della convenienza sui contributi, gli artigiani si cammuffavano da professionisti, e ora che il pendolo va dall'altra parte sono i professionisti a volersi cammuffare da artigiani. Perché non facciamo che tutti pagano le stesse imposte e gli stessi contributi? Troppo facile? In ogni caso, se qualcuno deve essere agevolato penso che debbano essere gli artigiani e commercianti, che sono quelli che creano lavoro.
Non concordo con quanto scritto in questo articolo, per almeno due motivi.
In primo luogo, questo calcolo non vale nei primi tre anni di attività, nei quali è previsto uno sconto di un terzo del reddito imponibile. In questo caso il nuovo regime è più conveniente del regime ordinario, ha ragione Gutgeld. [...] E penso che le attività con un fatturato di 12.000 euro siano prevalentemente di recente apertura.
Il secondo motivo è un po' più complicato da spiegare, vediamo se ci riesco. Un professionista può avere come clienti delle imprese (es. avvocato in ambito commerciale), o dei privati (es. avvocato matrimonialista), o un misto. Se fattura ai privati, che non scaricano l'IVA, quando è in regime agevolato potrà incassare il 22% in più, e il regime agevolato diventa molto più conveniente.
Provo a riscriverlo più precisamente. Mettiamo che questo avvocato che ancora lavora poco faccia in un anno dieci prestazioni, e che il prezzo di mercato sia di € 1.000 + IVA = € 1.220. Il nostro avvocato in regime agevolato può chiedere € 1.220 senza IVA e restare concorrenziale.
In conclusione, il regime agevolato è più conveniente del regime ordinario nel 90% dei casi:
- Conviene agli artigiani e commercianti, che non devono più versare il minimale INPS (d'accordo, non era l'argomento di questo articolo, ma vale la pena di ricordarlo);
- Conviene a chi è nei primi tre anni di attività;
- Conviene a chi ha clienti privati.
La maggior convenienza del regime ordinario rispetto al regime agevolato si ha solo per: professionisti, dopo i primi tre anni, con clienti imprese.
Peraltro anche questi ultimi spenderanno circa la metà dal commercialista, che non dovrà calcolare IVA, Irap, studi settore, ecc, ma solo inserire un numero nella dichiarazione dei redditi: il fatturato (sto semplificando). Quindi alla fine converrà anche a loro.
Francesco.
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in: Partite Iva, è meglio che il regime dei minimi non sia più appetibile
Penso anche io che questa operazione di pulizia sia un'ottima cosa. Queste distorsioni, come far pagare il 5% di imposte agli autonomi e il 23% ai dipendenti, portano solo a fenomeni come le finte partite IVA. Tutti si camuffano da autonomi per pagare meno tasse (e ora che questo privilegio viene cancellato, strillano). [...] Così come finora, a causa della convenienza sui contributi, gli artigiani si cammuffavano da professionisti, e ora che il pendolo va dall'altra parte sono i professionisti a volersi cammuffare da artigiani. Perché non facciamo che tutti pagano le stesse imposte e gli stessi contributi? Troppo facile? In ogni caso, se qualcuno deve essere agevolato penso che debbano essere gli artigiani e commercianti, che sono quelli che creano lavoro.
Altro Chiudiin: Nuovo Regime dei Minimi. Non raccontiamo fiabe perché poi qualcuno ci crede
Non concordo con quanto scritto in questo articolo, per almeno due motivi. In primo luogo, questo calcolo non vale nei primi tre anni di attività, nei quali è previsto uno sconto di un terzo del reddito imponibile. In questo caso il nuovo regime è più conveniente del regime ordinario, ha ragione Gutgeld. [...] E penso che le attività con un fatturato di 12.000 euro siano prevalentemente di recente apertura. Il secondo motivo è un po' più complicato da spiegare, vediamo se ci riesco. Un professionista può avere come clienti delle imprese (es. avvocato in ambito commerciale), o dei privati (es. avvocato matrimonialista), o un misto. Se fattura ai privati, che non scaricano l'IVA, quando è in regime agevolato potrà incassare il 22% in più, e il regime agevolato diventa molto più conveniente. Provo a riscriverlo più precisamente. Mettiamo che questo avvocato che ancora lavora poco faccia in un anno dieci prestazioni, e che il prezzo di mercato sia di € 1.000 + IVA = € 1.220. Il nostro avvocato in regime agevolato può chiedere € 1.220 senza IVA e restare concorrenziale. In conclusione, il regime agevolato è più conveniente del regime ordinario nel 90% dei casi: - Conviene agli artigiani e commercianti, che non devono più versare il minimale INPS (d'accordo, non era l'argomento di questo articolo, ma vale la pena di ricordarlo); - Conviene a chi è nei primi tre anni di attività; - Conviene a chi ha clienti privati. La maggior convenienza del regime ordinario rispetto al regime agevolato si ha solo per: professionisti, dopo i primi tre anni, con clienti imprese. Peraltro anche questi ultimi spenderanno circa la metà dal commercialista, che non dovrà calcolare IVA, Irap, studi settore, ecc, ma solo inserire un numero nella dichiarazione dei redditi: il fatturato (sto semplificando). Quindi alla fine converrà anche a loro. Francesco.
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