Francesca Nisticò
Medico, per caso, epidemiologo per scelta. Faccio il mio lavoro nella piccola città di provincia in cui sono nata e ho scelto di costruire la mia vita. Il mio campo di studio principale sono le relazioni fra lo stato socio economico e culturale e quello di salute, con un particolare riferimento alle aree interne e fragili. Nel frattempo do i numeri a chi pensa che l'epidemiologia sia solo questo: vagli a spiegare che il suo nome significa "discorso (e non conti) sulla popolazione". Se prima non ti impegni a conoscere le persone che stai studiando, le loro origini, la loro storia, il lavoro che fanno, o non fanno, se sono ricche e quanto tempo gli occorre per arrivare al cinema più vicino, poco potrai raccontare sui numero che raccogli su di loro. Un lavoro di ricerca fra i determinanti di salute, ovvero tutto quello che fa parte della loro vita, come individui, come comunità e come popolo, con l'aiuto delle evidenze certo, ma consapevoli che quello che è evidente oggi può non esserlo domani, specialmente in ambito di salute. Una scienza democratica, per definizione (quale scienza non lo è del resto!?), da fare con e per il popolo. Cerco di insegnarlo almeno ai miei studenti, cosa che faccio con passione. Un lavoro bello ma difficile, che lo diventa ancora di più se, come nel mio caso, lo si fa per lo più isolati. Per questo leggo e ora provo a scrivere su gli stati generali, per uscire dell'isolamento.