La solitudine della disintermediazione. Livorno e la politica dei rifiuti
Andrea Marcolongo
Pubblicato - 11/Dic/2015
Grecista e scrittrice. Consulente di comunicazione strategica. Storyteller e ghost-writer. Sempre in viaggio con la voglia di spremere qualcosa dalla vita per poi raccontarlo.
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in: Dismaland chiude, per fortuna (e grazie, Banksy)
Alberto, che dire? Sono tornata da poco dalla Corea del Sud, dove la pornografia è illegale in ogni sua forma -e dove si è barattata la memoria con il progresso economico e il regresso individuale. Masse di esseri umani intenti a fissare il marciapiede, a ubriacarsi per non suicidarsi, perché domani è un altro giorno. [...] Secondo me il nodo, un po' di tutto, è proprio lì, in quegli anni Settanta che non ho vissuto: che cosa è accaduto al mondo? Io, Alberto, un motivo per scendere in piazza a lottare lo vorrei, anzi, lo cerco dappertutto. Non lo trovo, e offro in cambio un retweet alle storture del nostro tempo. Dismaland, Londra: le coincidenze non esistono, sono solo nodi della vita che vengono al pettine. Ci vediamo a Calais?
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Noto solo ora il commento e mi scuso per il ritardo nella mia risposta. Un lavoro domestico non può e non deve essere necessariamente in nero: le sue illazioni sono fuori luogo, essendomi servita di un'associazione per la regolarizzazione della posizione lavorativa della persona assunta: una procedura veloce, svolta quasi interamente online. Ho fin troppo [...] a lungo lavorato in nero per costringere altri a farlo per me. Ha ragione, invece, sull'errore di battitura del quartiere livornese Shangai. Me lo ricorderò, la prossima volta. A lei suggerisco invece, sempre per la prossima volta, di ricordare il sottile vantaggio che dà l'eleganza.
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