Nuove mete e voli low cost. Così 24 milioni di viaggiatori scelgono Malpensa
:Volare conviene, sia in termini di costi, di tempo di percorrenza, sia in termini di sicurezza. E le compagnie low cost sui passeggeri trasportati hanno ormai superato quelle tradizionali. In Italia, come conferma l’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile, l’anno dello storico sorpasso è stato il 2017. Per farsi un’idea sul presente, basta guardare i dati diffusi da Ryanair. Tra l’11 dicembre e l’8 gennaio 2019 oltre dieci milioni di clienti voleranno con la compagnia low cost numero 1 in Europa.
Complessivamente, comunque, nel 2017 174.628.241 persone hanno scelto l’aereo come mezzo di trasporto (+6,2 sul 2016). Il traffico aereo nazionale, inoltre, ha registrato 1.364.564 movimenti (+2,4) e 1.090.923 tonnellate di merce e posta (+9,2) sui 41 aeroporti conteggiati, distribuiti in 17 regioni (Basilicata e Molise non hanno aeroporti, la Valle d’Aosta anche nel 2017 non ha avuto voli commerciali).
Dieci dei nostri aeroporti hanno raggiunto nel 2017 nuove soglie “milionarie” di passeggeri, come Milano Malpensa che ha superato i 22 milioni dai 19 milioni del 2016 e anche nell’anno in corso non inverte il trend positivo. L’aeroporto chiuderà infatti l’anno con circa 24,5 milioni di passeggeri registrando un incremento del +11% e trainando la crescita del sistema aeroportuale milanese. Linate, (fresco di ristrutturazioni ancora in corso) infatti, è stato scelto “solo” da 9,5 milioni di passeggeri, dato in linea con quello dello scorso anno, sebbene stia chiudendo in crescita dopo un periodo di leggera flessione. Il sistema degli aeroporti milanesi, così, chiuderà il 2018 registrando circa 34 milioni di passeggeri.
Il successo è sicuramente da ricondurre all’attenzione nei confronti dei passeggeri, un esempio è il nuovo progetto “Russian Friendly Airport” introdotto a Malpensa e dedicato ai turisti russi. L’obiettivo dell’iniziativa è migliorare l’esperienza in aeroporto dei passeggeri di lingua russa, grazie a servizi a loro dedicati. Ma anche le diverse e nuove destinazioni arrivate nel 2018 hanno contribuito ad attirare i passeggeri: Vilnius e Skopje e Debrecen operate da Wizz Air; Alexandria con Air Cairo; Faro e Pula e Hurgada con easyJet; Lviv con Fly Ernest; Lefkada con Blue Panorama; Kaunas con Ryanair; Yangon con Neos. E poi i voli per Mumbai, con Air Italy che settimana scorsa ha annunciato anche il ritorno della destinazione di Los Angeles e che affianca un’altra importante novità USA, sempre in California: San Francisco. Inoltre, nuovi vettori hanno scelto Malpensa: Laudamotion che opera su Berlino; Aigle Azur su Parigi e Kuwait Airways su Kuwait City.
Sul fonte cargo, il 2018, invece, è stato un anno allineato con le tendenze del mercato europeo per Malpensa, che si piazza al quinto posto dietro i quattro grandi Parigi, Francoforte, Amsterdam e Londra.
La Cargo city, la “città delle merci” grande circa 500mila metri quadri da dove parte il meglio del made in Italy, è la prima struttura nel settore dell’air cargo italiano di cui gestisce il 55% del traffico complessivo. Malpensa è l’unico aeroporto con voli cargo regolari e programmati, e quest’anno chiuderà con un dato che si attesta alle 600mila tonnellate di merci gestite, per un valore in export di 26 miliardi di euro e in import di 17 miliardi. La cifra complessivamente ammonta a 2 punti del Pil nazionale.
Dopo una lunga corsa di cinque anni, con ritmi di crescita del 7% in media, l’aeroporto, però, per la prima volta dal 2013, registrerà una flessione del 3% delle attività. Un rallentamento considerato prevedibile dopo il trend positivo dei cinque anni precedenti e dovuto anche alla riduzione dei traffici legati ad un importante vettore come Nippon Cargo ma non solo. L’effettiva diminuzione del peso dei prodotti trasportati, oggi, da ricondurre alla crescita del settore dell’e-commerce, influenza anche il cargo, nonostante i collegamenti siano aumentati.
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