A Malpensa si lavora per accogliere i voli di Linate in modo sostenibile
La notizia è ormai nota: la ristrutturazione dell’aeroporto di Linate, decisa dalla SEA, società che gestisce gli scali milanesi, comporterà la chiusura quasi integrale della pista dal 27 luglio al 27 ottobre 2019. La volontà è quella di proporre finalmente un “City Airport” moderno e più funzionale. Buona parte dei voli, così, sarà spostata soprattutto a Malpensa. L’operazione, come si può immaginare, richiederà un’organizzazione perfetta ma la prova generale è stata già fatta e fu il trasferimento dei voli di Orio al Serio in occasione del rifacimento della pista. Anche all’epoca fu necessario chiudere l’aeroporto e tutto andò bene, tanto che poi Ryan Air decise di mettere aeromobili anche da Malpensa.
Questa operazione, però, preoccupa cittadini e sindaci dei Comuni intorno allo scalo. Malpensa, infatti, l’anno prossimo per un periodo diventerà quasi “due aeroporti in uno solo” e il rumore dei velivoli si farà sentire.
«SEA ha un ottimo rapporto con i Comuni della zona di Malpensa e mantiene dei collegamenti stretti con i principali, cioè con Somma Lombardo, Arsago Seprio, Casorate Sempione e Lonate Pozzolo, che sono quelli che ricevono, i primi tre, la maggior parte dei decolli, e l’ultimo, gli atterraggi. Abbiamo anche ottimi rapporti con i Comuni dell’Ovest Ticino», spiega la società.
Mensilmente, infatti, SEA offre ai sindaci un report che contiene le misurazioni del livello di rumorosità generato intorno all’aeroporto. Questo rumore viene rilevato dalle dieci centraline sparse a Malpensa. Inoltre, i comuni possono accedere a informazioni precise su quanti aerei sorvolano una determinata rotta e su quanto rumore generano. Il disagio però, più che la quantità, lo crea la tipologia di aerei che sorvola la zona. Un Boeing cargo, infatti, produce molto più rumore di un aereo veloce di nuova generazione e che trasporta 180 passeggeri.
Il gruppo ha maturato una grande esperienza nel monitoraggio del rumore e nelle simulazioni per la ricerca di tutte le possibili ottimizzazioni. Tanto che proprio quest’estate, in occasione della ristrutturazione della pista 35R di Malpensa, ha messo in atto diverse misure e sperimentazioni. SEA ha così avviato una sperimentazione coraggiosa durante i lavori di ristrutturazione della pista di destra di Malpensa, che non poteva essere usta in modo alternato per bilanciare la pressione dei voli sui Comuni. L’alzata di scudi che alcune frazioni di Somma Lombardo hanno fatto è avvenuta perché per far decollare al mattino verso sud, si è deciso di portare gli atterraggi sull’altra pista. A quel punto, la parte più a nord di Somma ha protestato per un aumento del rumore, ma appena è stato possibile è stata ripristinata la situazione standard.
Resta il fatto che la situazione che si affronterà l’anno prossimo sarà sicuramente impegnativa. Il disagio di chi abita intorno all’aeroporto è ben presente e si sta studiando lo spostamento da Linate a Malpensa: non si sposterà il 100% dei voli ma aeroporto e compagnie faranno di tutto per ridurre i disagi dei cittadini.
Dal punto di vista delle emissioni invece non vi saranno stravolgimenti: la maggior parte delle emissioni in atmosfera non arriva infatti dagli aerei ma dalle macchine e dai riscaldamenti. L’aereo incide dal 3 al 5%, come confermano le rilevazioni fatte dell’Arpa in diverse occasioni. In SEA i temi della sostenibilità sono prioritari, tanto che da dieci anni il gruppo porta avanti iniziative a livello europeo e collaborazioni con università e centri di ricerca.
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