Tecnologia
Tutti i vantaggi del Cloud
Ce ne siamo accorti tutti: è finito il tempo in cui stipare gigabyte di foto e video delle vacanze, tutti i film di Hitchcock e la saga di Star Wars, le discografie e le colonne sonore inascoltate, in polverosi hard disk esterni. Volevamo possedere tutto, ora utilizziamo la tecnologia in modo diverso. Siamo più leggeri. La connessione internet diventa sempre più veloce, anche grazie agli investimenti sulle infrastrutture e alla banda larga che entro il 2020 raggiungerà tutte le zone del nostro paese. La soluzione più efficace, comoda e funzionale è salvare nel cloud tutto ciò che ci serve. Accedendovi da qualsiasi luogo. Non è un vantaggio solo per i privati, anche le aziende ci hanno guadagnato: risparmiando soldi, accedendo da postazioni differenti in modo veloce ed efficiente, potendo elaborare i big data, facendo viaggiare oltre i confini il proprio business.
Come funziona
In Italia si parla di Nuvola Italiana. Si tratta di un sistema di salvataggio che mantiene i file/dati in un luogo centrale a cui gli utenti possono accedere direttamente tramite una connessione internet. Gli utenti possono sia modificare sia sincronizzare i dati dal proprio dispositivo. Si tratta di un sistema multiaccesso, quindi più persone possono modificare i file contemporaneamente, facilitando il telelavoro o l’organizzazione di un team i cui membri sono fisicamente lontani dalla sede centrale. È multicanale: tablet, laptop, desktop e telefoni cellulari sono tutti dispositivi validi. Si tratta della naturale evoluzione dei sistemi di stoccaggio e di backup in un mondo sempre più liquido e ad accesso istantaneo.
I vantaggi per il consumer
In realtà la maggior parte dei nostri dati si trova già nella nuvola. Per esempio, quando siamo su Facebook e salviamo lì le nostre foto e i nostri video stiamo utilizzando un sistema cloud. Google Drive, DropBox e Nuvola Italiana sono ormai la naturale estensione dei nostri dispositivi fisici. Si tratta dell’evoluzione dello stile digitale nell’era in cui dobbiamo accedere a contenuti in modo istantaneo da qualsiasi piattaforma e in ogni momento. Se prima correvamo il rischio di perdere ogni cosa, oggi possiamo salvare tutto in un luogo sicuro. Poter fare un backup dei nostri file sulla nuvola ci risparmia spazio e tempo. Inoltre possiamo usare software senza acquistarli, dimenticare i problemi di compatibilità, condividere con la nostra rete di amici i documenti.
Imprese sulle nuvole
I vantaggi sono molteplici. Secondo un’indagine condotta da Eurostat sull’uso dei servizi cloud nelle aziende dei 28 paesi dell’eurozona, il 40% delle aziende italiane punta sul cloud computing. Anzitutto l’accesso multi-dispositivo rende possibile a partner e clienti di condividere file e documenti in modo sicuro. Inoltre si consente il collegamento di storage tra uffici e filiali, velocizzando il lavoro e diminuendo i costi, caricando gestionali e archivi. In un mondo iperconnesso tendiamo a lavorare a orari sempre più flessibili e liquidi, spesso con partner commerciali con un fuso orario diverso dal nostro. Rendere le informazioni disponibili in modo immediato si è reso necessario per poter migliorare il business e rimanere concorrenziali. Secondo lo studio di SIRMI si stima che in Italia il mercato dei servizi cloud business si aggiri attorno ai 788,8 milioni di euro (più del 16% rispetto al 2012).
Nuvole e sicurezza
Il tema della privacy è centrale in un mondo in cui ogni nostra informazione sensibile è potenzialmente sotto attacco. L’evoluzione delle piattaforme Infrastructure-as-a-service (IaaS) di seconda generazione garantisce un buon livello di sicurezza per l’utilizzo e la migrazione dei sistemi aziendali senza ricodifica. Bisogna anche considerare la sicurezza dei trasporti di file SSL/Https e anzitutto l’infrastruttura del provider di cloud storage che ospita i nostri file. Quando i nostri dati sono dislocati in data center al di fuori del territorio italiano occorre capire dove si trovano fisicamente, poiché sono soggetti alle leggi per la privacy di quei paesi. I data center su suolo nazionale, invece, fanno riferimento alle leggi italiane, le più restrittive in termini di privacy, anche rispetto a quelle americane che in seguito al Patrioct Act hanno stabilito che il governo americano può accedere ai server che ospitano documenti sensibili.
Infine, il cloud crea lavoro. Secondo Wanted Analytics, negli Stati Uniti ci sono 3.9 milioni di lavoratori connessi al cloud computing, a fronte di 18 milioni di posti di lavoro globali creati grazie a questa tecnologia (la maggior parte dei quali si trova in Cina, per il 40%). Anche in Italia si sta investendo sempre di più, e l’ammodernamento del paese passa anche dal connettere terra e cielo. E far volare in alto le ambizioni.
Per conoscere l’impegno di TIM sulla tecnologia Cloud, leggi l’intervista a Riccardo Jelmini pubblicata su Gli Stati Generali.
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