Media

Tv e stampa battono ancora i social per credibilità

18 Aprile 2017

Blogmeter, società italiana leader nella social media intelligence, ha condotto la ricerca “Italiani e Social Media” intervistando 1501 residenti in Italia, un campione rappresentativo (per sesso, età e area geografica) degli iscritti ad almeno un canale social. L’obiettivo della ricerca è stato scoprire perché gli italiani usano i social media e quali sono i loro impieghi nella vita di tutti i giorni.

Lo studio di Blogmeter non si sofferma sulle stime dei volumi, ma si concentra sui “perché”: che relazione hanno i social media con le relazioni personali, con gli acquisti, con l’informazione? A chi crediamo nel sempre più pesante overload informativo? A chi dedichiamo più tempo?

 

Social di cittadinanza e Social funzionali

Indagando approfonditamente l’utilizzo dei social media da parte degli intervistati, Blogmeter è arrivato a identificare due tipologie di social: quelli di cittadinanza e quelli funzionali. Ci sono social che usiamo tutto il giorno, più volte al giorno e più volte a settimana: questi sono i social di cittadinanza che contribuiscono a definirci nel nostro agire digitale, di cui Facebook è il maggiore rappresentate – ben l’84% degli intervistati ha dichiarato di utilizzarlo più volte al giorno-; gli altri sono YouTube, Instagram e WhatsApp.

Ci sono poi i social funzionali, nel senso che soddisfano un need specifico e in questo caso, secondo i risultati della analisi di Blogmeter, i principali sono Google Plus, Twitter e Linkedin, che rispettivamente il 40%, il 35% e il 31% degli intervistati afferma di usarli saltuariamente.

 

Perché si utilizzano i Social Media?

Tra le motivazioni più gettonate spiccano la curiosità e l’interesse (ben il 21% degli utenti ha dato questa risposta); il 17% ha dichiarato che lo scopo di utilizzo è legato alla creazione di relazioni nuove e personali, mentre il 14% afferma di utilizzarli per svago o piacere.

È interessante notare come il 4% degli intervistati pensa che sia inevitabile iscriversi ai social. Indagando le ragioni dell’utilizzo di un determinato social, Facebook si conferma il principale social network per tutti gli obiettivi.

Dopo Facebook, è Instagram ad emergere come secondo più importante social di cittadinanza, apprezzato per condividere momenti, restare in contatto, creare nuove amicizie e seguire brand e vip. Tra gli altri social media, emerge TripAdvisor per leggere recensioni, YouTube per informarsi e divertirsi.

Crescono gli anni, diminuisce il numero dei social

Tra coloro che sono iscritti a 7 e più social si registra un’elevata concentrazione di 18-34enni. Mentre è tra coloro che sono iscritti a 3 social o meno che si registra una concentrazione elevata di 45-64enni.

 

I social e gli altri media

Se da un lato Facebook si configura come il social a cui dedichiamo in assoluto la maggior parte del tempo, dall’altro canali di comunicazione più tradizionali come la televisione e i magazine continuano a mantenere una forte credibilità anche tra gli utenti del web.

Gli intervistati, infatti, considerano come assolutamente credibili per informarsi tv e stampa, mentre al contrario ritengono poco affidabili Facebook, YouTube e i Blog.

Quando però si tratta di acquistare, i canali che gli italiani digitalizzati considerano più attendibili sono i siti di acquisti online (Amazon e eBay) e siti di recensione (TripAdvisor), e non più quindi la tv e la stampa.

 

L’importanza delle Celebrities e degli Influencer

Nell’ultima parte della sua ricerca, Blogmeter ha esplorato il mondo delle celebrities e degli influencer. Se cantanti, giornalisti e scrittori sono i personaggi di cui gli intervistati dichiarano di darsi di più, musicisti e TV personalities risultano i più seguiti (secondo il 33% del campione). Tra le personalità più seguite, spiccano Belen, Vasco Rossi, Gianni Morandi. Tra gli sportivi, Valentino Rossi, Buffon e Del Piero.

Dall’analisi, emerge anche che il rapporto con gli influencer è però sfaccettato: se fan-base e credibilità sono aspetti non sempre correlati, età e numero di influencer seguiti sì. I giovani seguono un numero maggiore di personaggi appartenenti a categorie diverse), mentre invecchiando si diventa più selettivi.

 

Una considerazione finale riguarda poi quelle app o piattaforme – da Spotify, a Meetic, passando per Runtastic – che gli intervistati hanno citato come “altri social utilizzati”.”L’elenco”, spiegano da Blogmeter, “va ben oltre il perimetro di quelli che gli addetti ai lavori considerano social in senso stretto, dimostrando come per l’utente social sia anche quel tipo di piattaforme o app che favoriscono in qualche modo le relazioni personali o allargano la sfera delle conoscenze”

 

La ricerca completa è disponibile a pagamento su www.blogmeter.it

 

 

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