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TikTok e Instagram fanno il record, Facebook si candida a anti-Zoom

27 Aprile 2020

L’emergenza legata al Covid-19 ha modificato le abitudini degli italiani e un protagonista indiscusso di questi cambiamenti è stato Internet. In tempi di distanziamento, l’unico modo per ridurre metaforicamente le distanze e continuare a svolgere una serie di attività che comportano l’interazione con gli altri è affidarsi alla tecnologia digitale. Entrata già da tempo in maniera prepotente nelle nostre vite, con le ultime settimane, da opzione privilegiata è diventata l’unica scelta. Molti italiani hanno usato strumenti per seguire o fare lezioni da remoto, il 42% ha effettuato videoconferenze per motivi professionali, più del 60% ha usufruito di contenuti online e ha usato videogiochi o chat. Sono alcuni dei dati di McKinsey, riportati da Vincenzo Cosenza. Italiani sempre più connessi e non solo da smartphone.

La questione non riguarda solo il mondo della comunicazione e dell’informazione ma in senso molto più ampio, l’economia e il lavoro. Le aziende già predisposte per l’ecommerce hanno potuto adeguarsi alla necessità di vendere i propri prodotti solo online. Ma dicevamo anche di informazione e comunicazione. Sotto il primo aspetto, Cosenza sottolinea l’aumento del 55% degli accessi al sito de La Repubblica nel mese di marzo, a quello del Corriere del 59% e del Sole 24 Ore del 149%. Per quanto riguarda la comunicazione, invece, queste settimane stanno vedendo diventare sempre più popolare Zoom, piattaforma che offre servizi da remoto per chat e riunioni online. A Marzo è stata scaricata 2,3 milioni di volte da Play Store e il tempo di uso medio è di 38 minuti al giorno. Oltre a Zoom, gli italiani hanno usato anche Hangouts Meet di Google e naturalmente Skype, con 300mila utenti Android al giorno. Per chattare le opzioni sono state tante, Facebook Messenger è stata scaricata 1,6 milioni di volte nel terzo mese dell’anno, centomila volte in meno Telegram. Ogni giorno in media però, gli italiani trascorrono poco meno di un’ora, per l’esattezza 55 minuti, su WhtasApp.

I social network non possono mancare in questa veloce carrellata, Cosenza riporta che TikTok è stata l’app più scaricata, seguita da Instagram. Facebook, però, ha registrato 41 milioni di accessi a marzo, ossia il 43% in più rispetto al mese precedente.

Internet non equivale solo ad informarsi e vedere e parlare con colleghi, amici e parenti, vuol dire anche intrattenimento. Se dovessimo sintetizzare la categoria in una parola, o meglio, in una piattaforma sarebbe Youtube con 33,7 milioni di visitatori unici.

Prima abbiamo citato Facebook, ebbene la società di Menlo Park non sta a guardare. Visto il cambiamento repentino delle abitudini dei propri utenti nell’ultimo periodo, sono state annunciate importanti novità. Una è Messenger Room, ovvero la possibilità di creare una stanza virtuale da Messenger o Facebook per invitare i propri contatti in una videochiamata. Si legge che le persone ospitate possono arrivare a 50, senza limiti di tempo. Ci saranno anche effetti come sfondi o particolari tipi di illuminazione. Si potrà scegliere chi può vedere la stanza, si potranno rimuovere utenti o addirittura bloccare la stanza stessa per evitare che entrino contatti indesiderati. In breve sono previste delle opzioni sulla privacy e sulla sicurezza. Messenger Rooms sarà lanciato prima in alcuni Paesi. Sempre nell’ambito del gruppo Facebook, anche WhatsApp annuncia una novità, cioè la possibilità di effettuare chiamate vocali e video di gruppo fino a otto persone.

Distanti ma uniti non è solo uno slogan delle ultime settimane ma sembra essere una delle linee guida della tecnologia digitale, che si adegua con velocità alle nuove richieste per gli utenti. Non solo informazione e intrattenimento ma comunicazione con sempre più persone per tracciare un percorso utile non solo allo svago e al tempo libero, ma anche al lavoro declinato nella variante smartworking. Modalità di apprendimento, fruizione di contenuti e interazione diventano sempre più dipendenti da Internet e dalla tecnologia che, al netto dei soliti aspetti controversi legati al privacy e sicurezza, appare sempre più un’alleata dei nostri tempi. Cambiano le esigenze e cambiano le abitudini ma essere online resta una costante, sebbene per finalità e motivi differenti.

 

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