Media

Salone Internazionale del Libro: l’agevole mistura tra editori, autori e lettori

25 Maggio 2023

La XXXV edizione del Salone Internazionale del Libro ha registrato oltre 215.000 visitatori, un numero davvero importante, che rende conto di una direzione illuminata e un gruppo di lavoro all’altezza del compito. Va riconosciuto, dunque, il merito di Nicola Lagioia, alla sua ultima guida, che aveva raccolto una manifestazione piuttosto infiacchita, ritemprandola e innovandola, negli anni, fino a farla diventare quella che è oggi, uno degli appuntamenti culturali più vitali al mondo, dato da una garbata e socievole mescolanza tra editoria, mondo autorale e la considerevole parte di lettrici e lettori.

Girando per gli stand si incontrano professionalità che illustrano le proposte editoriali con spiccata perizia ed esposizioni accorte e curate: un libro può rappresentare un atto d’amore e di fatica non solo di chi lo scrive, ma anche di chi lo confeziona e gli dà forma. In quest’ottica, il Salone invita a “sbirciare” ogni suo angolo ed eventualmente a “scoprire” le prossime letture. Parimenti alle major, anche le editrici medio-piccole muovono da specifiche competenze, grazie alle quali hanno acquisito una distinta capacità di penetrazione nel mercato, proponendo al pubblico una vasta gamma di prodotti editoriali, dalla narrativa al libro per ragazzi, dalla saggistica storica a quella di inchiesta, passando per i saggi di carattere etnico-antropologico. Ne sono un modello l’Arkadia, Tempesta e Avagliano, tanto per citarne alcune di cui conosco la cura che impiegano nella ricerca della qualità. Avagliano Editore nasce ancor prima del Salone di Torino, nel 1982. Da oltre 40 anni, dunque, sta sul mercato, guardando a un’editoria di progetto e ricerca, occupandosi  non solo di narrativa contemporanea, saggistica e poesia, ma anche di “repêchage”, recuperando titoli dimenticati, classici di fine ottocento e inizio novecento. “Leggere il passato, scrivere il futuro” è lo slogan della casa, a cui non interessa pubblicare molto ma pubblicare bene, puntando sul valore della proposta. Il viaggio di Irene, di David Fiesoli ne è un esempio. Un libro che ripercorre la storia della pace, vista nell’ottica di un principio di realtà e non di utopia, partendo dalla Grecia antica fino a oggi.

Nicola Arigliano: un crooner colpevole è il titolo accattivante di una delle ultime produzioni di Tempesta Editore. Cantante, attore, volto noto della TV e della pubblicità, sarto, cultore del benessere, amante delle scarpe e della sua inseparabile coppola ma, soprattutto, jazzista e artista con lo swing nel sangue. Voce calda e di velluto, volto caratteristico e Go Man!
Gianpaolo Ascolese, Simone Corami e Bruno Alvaro, insieme a colleghi, amici e parenti dell’estroso musicista raccontano, come nessuno ha mai fatto prima, l’uomo e l’artista, nei suoi pregi e difetti e, soprattutto, nel talento che l’ha portato a essere un personaggio nell’Olimpo dei grandissimi del jazz, il crooner “colpevole” di aver inventato uno stile unico nel suo genere, amato anche dagli artisti d’oltre oceano. E poi una nuova collana davvero spettacolare: “Daje”. Una collana che racconta Roma, la romanità, i romani in tutte le loro sfumature. Di fresca uscita, La verità arriva all’improvvisodi Paolo Vanacore, che raccoglie storie di donne bambine, madri e figlie nella periferia romana degli anni Ottanta del secolo scorso. Da non perdere i  i tre saggi di grande impatto e appassionata ricerca di  Federico Sanguineti, ordinario di Filologia dantesca all’Università di Salerno: Le parolacce di Dante Alighieri, Paradiso con Dante e con Beatrice, Temi svolti di storia letteraria rappresentano una straordinaria lettura di conoscenza e formazione.

Infine, l’Arkadia, un’editrice attenta alle sperimentazioni d’autore e incline a una produzione letteraria di rilievo, dove tanto la saggistica che la narrativa e, recentemente, la poesia, raggiungono un approdo ideale per soddisfare lettrici e lettori esigenti, in cerca di novità autorali e originalità. Consiglierei, tra diverse proposte interessanti, Maria Luigia d’Austria, di Claudia Zani. Si tratta di un’indagine singolare, per tanti versi affascinante e al contempo spassosa, che non manca di una vena ironica al passo coi tempi e propria di una generazione tecnologicamente avanzata. Il libro induce a fare domande di fondo, del tipo: ma chi era la vera Maria Luigia, l’innocente arciduchessa d’Austria, vittima delle strategie di Metternich e del padre Francesco I, o la compassata imperatrice dei francesi che abbandonò Napoleone alla sua Waterloo nei giorni della malasorte, o ancora la benevola e passionale duchessa di Parma, che morì sfiancata per amore? Mentre, La lacrima della giovane comunista, di Giorgio Bona, è un avvincente romanzo ambientato nella Russia post-sovietica, che danza magistralmente tra thriller e spy-story. In corso di lettura ho Se tutti diventassero re, di Giuseppe Foderaro, la cui scrittura poggia su basi di solida robustezza, a sorreggere con disinvoltura disquisizioni storiche, politiche e filosofiche.

 

 

 

 

Commenti

Devi fare login per commentare

Accedi

Gli Stati Generali è un progetto di giornalismo partecipativo

Vuoi diventare un brain?

Newsletter

Ti sei registrato con successo alla newsletter de Gli Stati Generali, controlla la tua mail per completare la registrazione.