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Pezzi di carta: il distillato dei giornali del 25 maggio
“Luigi Di Maio sulla maggior credibilità che gli saraebbe riconosciuta dal Quirinale (rispetto a Savini) continua a investire molto” (Marco Cremonesi, Corriere della Sera)
“Avere nel cassetto un piano b per l’uscita dall’Euro è una questione di buon senso, non farlo per ragioni ideologiche non è lungimirante. In Germania si discute apertamente di incorporare nei trattati una procedura ordinata di uscita” (Marcello Minenna, intervistato da Giuseppe Salvaggiulo su La Stampa)
“È un buon segnale che il futuro presidente del Consiglio italiano abbia parlato da europeista, che abbia detto che il suo governo vuole attenersi alle regole europee” ha dichiarato Olaf Scholz, ministro delle distanze tedesco (Ivo Caizzi, Corriere della Sera)
“Forse sono troppo coscienzioso per i tempi che corrono” (Paolo Savona, lettera al direttore de Il Sole 24 Ore in cui spiega le ragioni delle sue dimissioni dal fondo Euklid Ltd)
“Il patriottismo, a differenza del nazionalismo, è includente e benevolente” (Giulio Sapelli, intervistato da Paolo Bracalini)
“Qui non hanno capito che se bloccano Savona salta tutto” (Matteo Salvini, nell’articolo di Augusto Minzolini per il Giornale)
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