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Pezzi di carta: il condensato dei giornali dell’11 Giugno
“L’altra notte ce la siamo vista davvero brutta. Quando ci siamo avvicinati ai gommoni i migranti si sono gettati in mare e alcuni hanno rischiato di affogare” dice Nicola Stalla di Sos Mediterranee, che coordina le operazioni sull’Aquarius (Fabrizio Caccia, Corriere della Sera)
Uno dei partecipanti alla chat del gruppo assicura che “oggi Fico dirà qualcosa che farà da controcanto a Salvini”. Perché, insiste un grillino della prima ora, “per noi salvare vite è un principio inderogabile” (Giuseppe Alberto Falci, Corriere della Sera)
In Europa occorrono norme comuni in materia di asilo. E abbiamo bisogno di una Polizia di frontiera europea. Userò tutte le mie forze per questo (Angela Merkel)
La nostra è una risposta fatta di razionalità, una merce rara di questi tempi nell’offerta politica, ma anche una merce preziosa come tutte le cose rare (Silvio Berlusconi)
Le prossime elezioni europee saranno un referendum sull’unione, imperniato sul tema dei rifugiati e dei migranti. E per non perderlo è necessario un nuovo assetto, su una convergenza del diritto di immigrazione e di asilo ma anche sul riconoscimento del principio di volontarietà dell’accoglienza dei profughi, con la ripresa del controllo dei confini esterni – che esige prioritariamente la messa in campo di un dispositivo coordinato di sorveglianza del mediterraneo – e aiuti massicci allo sviluppo dell’Africa, condizionati alla riammissione dei migranti espulsi. (Nicolas Baverez, La Repubblica, Le Figaro)
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