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Macron insiste: I migranti restino dove arrivano. I pezzi di carta del 20 giugno

20 Giugno 2018

“Angela Merkel ed Emmanuel Macron ritrovano la loro sintonia, e ne approfittano per dare due schiaffetti sulle guance dell’Italia, uno sulla nave Aquarius e l’altro sull’obbligo di riprendersi i migranti che sono fuggiti negli altri paesi europei” (Marco Bresolin, La Stampa)

“I migranti che vengono registrati in un paese e vanno in un altro devono essere rimandati indietro al più presto” (Emmanuel Macron)

“L’11 giugno scorso l’ad di Fs Renato Mazzoncini è stato rinviato a giudizio per truffa dal tribunale di Perugia. Nessuna sentenza. Eppure lo statuto interno di Ferrovie, all’articolo 10, prevede la decadenza in questi casi. A meno che il cda entro dieci giorni non convochi l’assemblea dei soci per sottoporre a quest’ultima la permanenza degli amministratori. Sostanzialmente le sorti di Mazzoncini sono nelle mani del socio pubblico, cioè il Tesoro. Mazzoncini sta sollecitando, ma la risposta per ora non è arrivata” (Claudio Tito, La Repubblica)

 

L’altra sera la riunione dei deputati di Forza Itali sembrava una seduta psicanalitica. Tutti lamentavano una perdita di contatto con Berlusconi, definìto stanco della politica. Del resto, non avendo più su di sè l’occhio di bue, che a teatro illumina il protagonista, a Berlusconi non va di fare la comparsa. (Francesco Verderami, Corriere della Sera)

 

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