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Ora basta, gli scherzi telefonici non sono giornalismo
L’Italia dunque ride di un Arcivescovo attempato, Vincenzo Paglia, che ha certamente peccato di ingenuità (e di vanità, che non a caso era la preferita da Al Pacino nell’Avvocato del diavolo). Il merito è del programma radiofonico La zanzara di Giuseppe Cruciani in onda su Radio 24. Non è la prima volta che questo programma fa una cosa del genere, ma passata la risata, ci si deve fare una domanda: è questo giornalismo? La risposta è no, naturalmente.
Sua Eminenza Paglia ha tutto il diritto non esprimersi in pubblico su Ignazio Marino, così come ce l’avevano Odifreddi e persino Emilio Fede, per citare giusto un paio di vittime del passato. Cruciani e Parenzo da oggi sarebbero fuori dall’ordine dei giornalisti se tutto questo fosse successo in un altro paese, anche se molti paesi l’ordine non ce l’hanno e allora sarebbero stati semplicemente licenziati. Ma il nostro si sa è uno strano paese, dove la radio di proprietà di Confindustria fa scherzi telefonici in Vaticano. Per molto meno sono stati licenziati giornalisti del New York Times e per molto meno Roberto Saviano è stato aspramente criticato all’estero e sbertucciato da noi, specie su internet, ma anche giustamente. Giampiero Mughini fu cancellato dall’Ordine dei giornalisti per aver scritto due articoli dopo essere stato sospeso nel 2007 per aver fatto una pubblicità. Se un telegiornale trasmette immagini di volti di minori non offuscati scattano le sanzioni.
Sulla Zanzara che estorce confidenze telefoniche private di persone anziane che hanno un ruolo pubblico e vogliono legittimamente tenere il riserbo su qualcosa invece niente, l’Ordine tace e passa tutto in cavalleria. Poi magari ci lamentiamo della legge bavaglio, del governo proto-fascista e autoritario, etc. E allora Cruciani che, insieme con Parenzo, hanno entrambi talento e un agente VisVerbi a testa (anche qui, che Montanelli c’aveva un agente? Che Scalfari c’ha un agente?), e che hanno inventato la trasmissione più celebre degli anni Dieci del nuovo secolo, trovando una nuova forma fatta di campionamenti, di ragionamenti giornalistici mescolati a ragli asinini e zucchero filato, mettano da parte la goliardia degli scherzi telefonici perché, superati i trent’anni, si trasformano fatalmente in scherzi da prete come due sordiani Mario Pio qualsiasi.
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