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Il logo de Gli Stati Generali, la nostra scelta di non proclamare un vincitore

24 Marzo 2015

Ci scusiamo anzitutto per il ritardo con cui scriviamo a proposito degli esiti del contest per la creazione del nostro nuovo logo. Tuttavia, solo dopo un lungo e serrato confronto interno siamo arrivati alla decisione che oggi rendiamo pubblica dopo averla comunicata ieri ai finalisti, non senza dispiacere perché noi tutti speravamo in un esito diverso.

Il logo per un’impresa è la faccia che decide di darsi. Se poi l’impresa produce informazione e giornalismo e più in generale contenuti digitali, com’è il caso de Gli Stati Generali, è anche il marchio che accompagna i contenuti in giro per la rete. Di bacheca in bacheca, di mail in mail, è quel logo che individua l‘impresa. Con il simbolo di una testata si identificano, peraltro, i suoi contenuti, i suoi autori, i suoi tratti fondamentali. Per questo, dopo aver lanciato un contest aperto alla partecipazione di grafici e disegnatori, e dopo aver ricevuto circa 140 proposte, i fondatori de Gli Stati Generali hanno deciso di prendersi un po’ di tempo per capire se ci saremmo riconosciuti in uno dei cinque loghi che i nostri giurati – Gaia Stefani, Gianmaria Sforza e Marco Ferrari, che ringraziamo – hanno selezionato come finalisti.

Fin da subito, guardando le decine e decine di loghi arrivati, abbiamo avuto l’impressione che sarebbe stato difficile trovare qualcosa che sentivamo efficace e forte nel descrivere l’ambizione di questo giornale comunitario che stiamo costruendo. I nostri giurati hanno scelto cinque loghi tecnicamente migliori: tra i quali tuttavia non ci siamo sentiti di scegliere IL logo de Gli Stati Generali. Abbiamo anche valutato l’ipotesi, in luogo della proclamazione di un vincitore, di proporre ai finalisti di presentarci delle migliorie, chi sul fronte del lettering chi su quello simbolico. Ma questo, ci è stato fatto osservare, sarebbe stato ingiusto verso chi invece aveva avuto la possibilità di presentare una sola versione, come da regolamento.

Perciò, come il regolamento del concorso prevede, abbiamo deciso di prendere la decisione meno popolare e oggettivamente spinosa per noi, dichiarando chiuso il contest senza un vincitore. Avevamo stanziato un budget di 1500 euro per premiare il vincitore, e quel budget resta stanziato per i prossimi lavori nel campo dello sviluppo grafico del sito. Nel frattempo avvieremo una nuova riflessione sul logo attuale e qualora decidessimo in futuro di procedere con una selezione ristretta di proposte, i finalisti si possono considerare automaticamente invitati.

Cercheremo di stimolare altre forme di partecipazione della nostra comunità di competenze, facendo tesoro di questa prima esperienza.

Grazie davvero a tutti, e scusateci per l’attesa

Lorenzo Dilena e Jacopo Tondelli

 

 

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