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Il trentennio di Salvini e Liliana Segre: i #pezzidicarta del 2 Luglio

2 Luglio 2018

“Governeremo per 30 anni” (Matteo Salvini, ieri a Pontida)

“Salvini vince e convince anche per altre ragioni. Ad esempio, per il fatto di guidare un partito vero e persono un po’ all’antica: organizzativamente solido, gerarchico, radicato nel territorio, compatto intorno al suo leader al centro come in periferia” (Alessandro Campi, Il Messaggero)

“A Pontida ero sul pratone con gli altri militanti, all’area vip non ho più accesso, Bossi sarà sempre un amico, ma l’idea di Padania non ci manca” (Roberto Castelli, Intervistato da Manuela Messina, La Stampa)

“Si conferma l’ottima intesa con Salvini sui migranti. Tuttavia in relazione alle sue parole da Pontida circa le competenze sui porti si fa notae che le prerogative sono congiunte tra Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e Ministero dell’interno”. Come a dire, Salvini non sei il solo a decidere sui porti. (Giuseppe Alberto Falci, Corriere della Sera)

Al momenti di votare la fiducia a questo governo, ha scelto di astenersi. “Io nella vita non ho mai fatto politica attiva, ma la mia storia è quella che è. È chiaro che non mi posso mettere con i fascisti. Ma sono entrata in Senato in punta di piedi, ho deciso di non schierarmi. Ho grande rispetto per la democrazia e le istituzioni e la nistra carta costituzionale che è bellissima. Dopo l’astensione alla fiducia valuterò i provvedimenti del governo volta per volta. Una parte di questo governo mi è misteriosa, dunque cercherò di capire, senza pregiudizi. (Liliana Segre intervistata da Gianni Barbacetto, Il Fatto Quotidiano)

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