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Fabio Fazio sceglie di fare il testimonial e non più il giornalista
Il volto è quello noto di Fabio Fazio, presentatore Rai da anni. Le sue trasmissioni, come Che Tempo che fa, sono tra le più prestigiose del servizio pubblico: lui, che ha avuto anche l’onore di condurre il Festival di Sanremo, è diventato il nuovo testimonial della Tim per il 2016, come si vede nello spot girato dalla compagnia telefonica. E pur di avere questo ruolo è disposto a sacrificare l’iscrizione all’Ordine dei giornalisti. Da quanto ci risultava Fazio aveva già formalizzato la decisione di non essere più presente negli elenchi all’Odg, consapevole dell’incompatibilità. Abbiamo cercato conferma presso l’interessato, non riuscendo a contattarlo. Il presentatore ha comunque affidato a TvBlog la precisazione.
Il 26 novembre scorso, prima di iniziare le riprese della campagna pubblicitaria, ho inviato una formale comunicazione all’Ordine dei Giornalisti, Consiglio Regionale della Liguria, con la quale ho informato l’Ordine del fatto di accingermi a prestare il mio nome, la mia voce e la mia immagine per una campagna pubblicitaria istituzionale promossa da Telecom Italia sui vantaggi delle nuove tecnologie e delle nuove forme di telecomunicazione. Ho chiesto all’Ordine di valutare se tale iniziativa sia compatibile con la mia iscrizione nell’Elenco dei pubblicisti e di provvedere alla mia cancellazione con decorrenza dalla data della stessa lettera nel caso in cui fosse ritenuta l’incompatibilità. Il Presidente del Consiglio dell’Ordine mi ha immediatamente risposto, da un lato ringraziandomi per la sensibilità dimostrata informando l’Ordine anticipatamente, dall’altro affermando di ritenere competente a decidere il Consiglio di Disciplina. Sono in attesa di ricevere la risposta da parte del Consiglio di Disciplina
Fabio Fazio era iscritto all’Ordine dei giornalisti pubblicisti della Liguria fino al 2015, come è stato segnalato anche sul gruppo Giornalisti Italiani su Facebook (da cui abbiamo preso la foto di copertina). E nessun giornalista può prestare la propria immagine per un’azienda, salvo fini chiaramente sociali e umanitari (che nel caso specifico non ci sono). Non si tratta di un’accortezza o una carineria verso il pubblico, ma di una precisa prescrizione della Carta dei Doveri. La logica conseguenza era che il presentatore di Che Tempo che fa avesse presentato formale rinuncia per non sfidare l’incompatibilità.
Ecco cosa dice la Carta dei doveri dell’Ordine dei giornalisti :
Il giornalista non assume incarichi e responsabilità in contrasto con l’esercizio autonomo della professione, né può prestare il nome, la voce, l’immagine per iniziative pubblicitarie incompatibili con la tutela dell’autonomia professionale. Sono consentite invece, a titolo gratuito, analoghe prestazioni per iniziative pubblicitarie volte a fini sociali, umanitari, culturali, religiosi, artistici, sindacali o comunque prive di carattere speculativo.
Quindi è ufficiale: Fazio non ha intenzione di rinnovare l’iscrizione all’Ordine dei giornalisti per l’anno 2016, facendo in pieno il suo dovere. Ma dimostrando di preferire il ruolo di testimonial a quello di giornalista.
Clicca qui per vedere lo spot della Tim con Fabio Fazio.
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