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Il cuore di Maria

21 Aprile 2023

Giuseppina Bottoni, madre di Maria De Filippi fu sempre perentoria nel ricordare alla figlia quanto per una donna fosse fondamentale il valore dell’indipendenza e oggi la beatissima Maria, fatturando 63 milioni annui, con la sua Fascino srl è un esempio di enorme successo imprenditoriale e le aspettative della madre possono dirsi universalmente rispettate.

Si direbbe che la più grande lezione impartita da questa professoressa di lettere alla figlia stia proprio nel valore del lavoro, non a caso la stessa conduttrice ha rotto il silenzio della prima apparizione in video dopo la scomparsa di Maurizio Costanzo proprio con queste parole: ” Inizierei a lavorare come mi è stato insegnato”.

Etica del lavoro applicata a una certa idea di emancipazione femminile in un gioco di specchi che irretisce il pubblico da trent’anni con melodica successione di ammirazione, timore, rispetto.

Chi si limita ad esercitare il potere che ha per una nomina può ben poco rispetto a chi quel potere lo impersona grazie all’ossequio di un pubblico adorante .

Anche se la prima ad essere infastidita dalla leggenda del suo potere è proprio Maria, che da sempre sfugge a questa visione dichiarandosi semplicemente allineata all’azienda alla quale come un soldato obbedisce sempre da sempre, è nel suo cuore che le carriere di moltissimi (soprattutto moltissime), possono decollare come non trovare un approdo.

Tra memoria e fatica, questa signora cresciuta nell’Oltrepò pavese, per l’esattezza a Mornico Losanna, ha fatto del suo originario microcosmo un intero palinsesto.

E’ proprio la conduttrice a raccontare di paesani pomeriggi domenicali passati ad osservare le comari confabulare davanti al caffè in tinello, e gli epigoni di quel mondo di provincia un pò alla Busi e un pò alla Benni  li ritroviamo oggi seduti sulle seggiole di uomini e donne o in trepidante attesa davanti alle buste di c’è posta per te o tifare apprensivi ad amici.

Si perché se Uomini e donne è il bar del paese, dove si balla e si trama allora C’è posta per te è sicuramente la chiesa o il comune dove vengono sancite unioni e separazioni mentre Amici ovviamente diventa la scuola.

L’aldilà televisivo dell’Oltrepò defilippiano diventa la ricomposizione nostalgica di un mondo già antico dove le cose si svolgevano in determinati luoghi prima che tutto traslocasse sui social in cui l’ammiccamento diventa un like, la sfuriata un flame e il vaffanculo una ghostata.

 

 

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