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Conversazione con Robespierre

4 Marzo 2015

Robespierre: «Ho letto il suo articolo

Io: «Ne sono onorato, Incorruttibile.»

R.: «Ha letto il Corriere di Giovedì scorso?»

Io: «Sì, c’era un bell’articolo di Pierluigi Ciocca sulla politica di bilancio. In un periodo nel quale tutti pensano come ragionieri è rinfrescante leggere…» [m’interrompe]

R.: «Lasci stare i rinfreschi. Nella pagina di fronte, in basso, c’era un altro articolo.»

Io: «Sulla politica che può rimediare alle colpe della finanza?»

R.: «Quello.»

Io: «Sì, ho letto giusto il titolo.»

R.: «Lei sembra non capire. Quell’articolo è a firma del vostro ex ministro Cirino Pomicino.»

Io: «Sì. Mi è parso fuori luogo…per i suoi trascorsi di corruzione. Nel mio articolo infatti…»

R.: «C’è una riga. In fondo.»

Io: «Io volevo…»

R.: «Un personaggio del genere pontifica sulla primazia della politica, dalle pagine del quotidiano più autorevole del vostro Paese! E lei fa dell’ironia?»

[Un passante gli chiede dov’è l’uscita del parco. R. la indica col dito]

Io: «Sono d’accordo, Incoruttibile. Però quel mio accenno proseguiva la linea dell’articolo. A me pare che occorra spiegare che nella nostra società esistono forze in tensione tra loro, che la linea del Corriere riflette quelle tensioni…»

R.: «Voilà! Sempre pronti a spiegare e giustificare. Vi meritate questi giornali.»

Io: «No, guardi, io non giustifico. Ma credo che per capire perché il Corriere compia scelte così discutibili…»

R.: «Discutibili? Le cose sono bianche o nere! E chi aspira alla perfezione non può tollerare l’imperfezione.»

Io: «Capisco. Però quando l’imperfezione, come lei dice, è molto diffusa conviene forse mirare a ridurla più che eliminarla, e lo si può fare meglio se si capisce quale sia l’origine…»

R.: «L’imperfezione va eliminata! Comprendere è superfluo.»

Io: «Su questo ho qualche riserva. Tra l’altro, ora non vorrei ricordarle com’è andata a finire col Terrore, ma…»

R.: «Basta! Non mi contraddica! Lei non sa di cosa parla! … Il problema è che voi italiani la corruzione ce l’avete nel sangue!»

[Silenzio. Passano due biciclette, si allontanano]

R.: «Mi perdoni, ho perso la testa. Continui, la prego.»

Io: «Certo, comprendo. Ma non voglio trattenerla oltre. Le dirò solo che molti miei connazionali pensano esattamente ciò che lei ha appena detto, sulle origini della corruzione e dei vizi della nazione. Teorie screditate ma resistenti. Lei stesso, del resto, partiva dall’assunto che i francesi fossero correggibili.»

R.: «Ci speravo, ma sono stato tradito… Acqua passata. Ma lei mi prometta di non leggere più quel giornale.»

Io: «Volentieri, ma non saprei cos’altro leggere: Repubblica è diventata illeggibile.»

R.: «Non pubblicano più il Monitore della Ghigliottina

Io: «Temo di no.»

R.: «Peccato.»

Io: «Già.»

R.: «Può leggersi le annate passate, nell’emeroteca.»

Io: «È una soluzione che terrò presente.»

R.: «Me ne rallegro. Buona giornata.»

Io: «Buona giornata a lei, Incorruttibile.»

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