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Continua la saga del Sole. I tagli, le assunzioni e le prossime scadenze

15 Settembre 2023

Ci sono novità in casa Gruppo Sole 24 Ore per quanto riguarda la presentazione della candidatura al bando della Presidenza del Consiglio per l’assegnazione dei circa 140 milioni di euro previsti per le Agenzie di stampa nel triennio 2024-26. Il Sole 24 Ore partecipa al bando, la cui scadenza è fissata il 30 ottobre, con l’Agenzia di stampa Radiocor Plus. Per un riepilogo della vicenda rimandiamo agli articoli che abbiamo già pubblicato. Diamo invece conto delle recenti iniziative del Gruppo di Confindustria. Saranno utili come filo conduttore due mail indirizzate dal Comitato di redazione (Cdr, la rappresentanza sindacale dei giornalisti) alle sedi di Milano e Roma.

Ecco la prima, inviata l’8 settembre:

“Cari colleghe e colleghi,

in questi giorni abbiamo avuto diversi colloqui con direttore (Fabio Tamburini, ndr) e azienda sulla convenzione con Palazzo Chigi; ad oggi abbiamo alcuni punti fermi che vogliamo condividere con voi:

– E’ stata definitivamente abbandonata l’idea di creare una newco; l’azienda ha valutato che non ce n’è bisogno.

– A livello di organico, stante la necessità di raggiungere i 50 dipendenti (siamo a 43), al momento sono stati raggiunti accordi con due colleghi della radio, un terzo è in dirittura d’arrivo. I colleghi della radio graduati che verranno a lavorare a Radiocor manterranno la loro carica solo ad personam, senza ricadute operative sulle mansioni redazionali

– Mancano, per arrivare a quota 50, quattro assunzioni, due in arrivo, due in fase di valutazione. Il tutto avverrà a stretto giro.

– Quanto alle sedi locali, per soddisfare il requisito richiesto di capillarità nella copertura territoriale, il gruppo valorizzerà la rete di collaboratori già presenti.

– Resta da studiare l’apertura di sabato e domenica, richiesta imprescindibile di Palazzo Chigi. L’agenzia dovrà assicurare 400 lanci di sabato e domenica; a questo proposito, il direttore sta cercando una soluzione che consenta di avere il minor numero possibile di colleghi operativi nel fine settimana. Ci aggiorneranno a breve su questo punto”.

La seconda, inviata il 12 settembre, integra e aggiorna la precedente:

“Care colleghe e colleghi,

oggi abbiamo avuto un nuovo incontro con il direttore per avere un aggiornamento sulla convenzione con Palazzo Chigi. Nei prossimi giorni saranno finalizzate le nuove assunzioni e i tre trasferimenti da Radio 24 a Radiocor. Il direttore, su nostra richiesta, ci ha dato la disponibilità a intervenire in una prossima assemblea, che si terrà probabilmente lunedì (18 settembre, ndr), per illustrare tutte le principali novità. Da parte nostra gli abbiamo rappresentato tutte le perplessità emerse nelle ultime settimane in redazione, in particolare sull’apertura al sabato e alla domenica richiesta per centrare i requisiti per l’iscrizione nell’elenco delle agenzie di rilevanza nazionale. Su questo punto il direttore ci ha anticipato che si sta lavorando per definire come saranno realizzati i 400 lanci richiesti contenendo al minimo l’impatto sulla redazione, visto il grande cambiamento che questo comporta rispetto all’assetto attuale. L’ipotesi che ha condiviso con noi (e che gli abbiamo chiesto di condividere con tutta la redazione) è quella di un presidio minimo su un turno unico a Roma e a Milano, più una presenza al desk. Questo sabato (il 16 settembre, ndr) saranno effettuati dei primi lanci tecnici di prova senza presidio. Di tutto questo parleremo nell’assemblea con la presenza del direttore”

Entriamo nel dettaglio delle mail per illustrare l’evoluzione delle questioni esaminate e iniziamo dalla Newco: era forse la novità più temuta dalla redazione di Radiocor Plus. Infatti il bando di Palazzo Chigi prevede espressamente “il possesso di un bilancio, certificato da parte di società di revisione iscritte all’albo Consob, che per almeno la metà sia alimentato da risorse acquisite per attività svolte a favore del settore privato e comunque sul mercato”. Ma l’Agenzia non ha un proprio bilancio autonomo consolidato e certificato, in quanto il conto economico rientra in quello generale del Gruppo. Il timore era quindi che il Sole 24 Ore creasse una Newco, ossia una nuova società, controllata ma esterna al Gruppo, dove conferire tutte le attività economiche e tutti i giornalisti della redazione. Creando quindi un ramo d’azienda che avrebbe potuto, in caso di conti negativi prolungati negli anni, essere ceduto, ristrutturato o addirittura chiuso, con il conseguente licenziamento del personale. A fronte di questo scenario, la decisione dell’azienda di soprassedere alla Newco è stata accolta con sollievo (“ma con il Sole 24 Ore non si sa mai, volevano provarci anche nel 2018, poi anche quella volta hanno cambiato idea”, hanno detto alcuni redattori dell’Agenzia).

Organico: anche qui sembra che il Sole 24 Ore abbia trovato una soluzione al problema di arrivare ai 50 giornalisti previsti per le redazioni delle Agenzie di stampa che partecipano al bando. Infatti, come spiega il Cdr, l’azienda ha concluso l’accordo per il trasferimento da Radio 24 a Radiocor Plus di 3 giornalisti. Il passaggio, secondo quanto abbiamo appreso da fonti di Radio 24, sarà effettivo dal 20 ottobre. Inoltre il Gruppo assumerà 4 nuovi giornalisti, che sarebbero tutte donne secondo le indicazioni, e destinate soltanto alla sede di Milano. I 7 arrivi, sommati ai 43 giornalisti ora in organico a Milano e Roma, permettono di raggiungere quota 50.

La vicenda dei trasferimenti da Radio 24 aveva provocato forti proteste nella redazione dell’emittente, dato che in un primo momento l’azienda messo in evidenza come i pessimi conti economici indicassero un esubero di 7 redattori. E aveva deciso di trasferirli tutti all’Agenzia per arrivare ai 50 previsti dal bando. Ma in seguito alle proteste della redazione radiofonica, il Sole 24 Ore aveva ridotto i trasferimenti a 3 e indicato 4 nuove assunzioni extra Gruppo. Di queste, la prima collega under 35 ha preso servizio giovedì mattina nella redazione di Milano di Radiocor Plus, mentre le altre 3 sarebbero previste, sempre in viale Sarca, lunedì 18 settembre. E quasi di certo 2 di esse saranno over 35 anni: particolare, questo, che non consentirebbe al Gruppo di ottenere da una parte gli sgravi fiscali generali e dall’altra il miglior punteggio al momento della candidatura al bando di Palazzo Chigi. Che infatti intende favorire “gli investimenti delle imprese editoriali, anche di nuova costituzione, orientati all’innovazione tecnologica e alla transizione digitale, l’ingresso di giovani professionisti qualificati nel campo dei nuovi media, nonché a sostenere le ristrutturazioni aziendali e gli ammortizzatori sociali e a sostegno della domanda di informazione”.

Apertura al sabato e domenica: superato lo spauracchio Newco, è questa la nuova e più rilevante preoccupazione dei giornalisti di Radiocor Plus. Infatti il lavoro nel fine settimana è uno dei numerosi requisiti essenziali del bando di Palazzo Chigi e quindi il Sole 24 Ore deve applicarlo. Ma per l’Agenzia si tratta di una novità assoluta, dato che fino a oggi non si è mai lavorato al sabato e domenica, se non in pochi casi straordinari. Quanto all’orario di chiusura (ora il servizio termina alle 20, mentre l’inizio è alle 8), potrebbe essere esteso alle 21. Il nuovo orario sarebbe allineato con quello di chiusura dei servizi economici di altre Agenzie di stampa nazionali, tra cui l’Ansa, uno dei principali competitor, insieme all’Agi, del Sole 24 Ore per la partecipazione al bando di Palazzo Chigi. Le 21 erano peraltro il vecchio orario di chiusura di Radiocor Plus, quindi si tratterebbe di un ritorno alle origini. Meno probabile invece, ma l’ipotesi non è ancora del tutto esclusa, che la nuova chiusura si allunghi fino alle 22.

Il week end lavorativo apre un’ampia serie di prospettive e interrogativi, ancora da discutere nel dettaglio e da risolvere. Elenchiamo le più importanti, così come ce le hanno illustrate alcuni redattori dell’Agenzia.

Il fatto di prima evidenza è che più giorni e più ore di lavoro avranno una pesante ripercussione sulla vita professionale e personale dei giornalisti. E la domanda che si pone la redazione è come sarà possibile, con un organico di 50 persone, far fronte a questa nuova mole di lavoro “spalmata” su 7 giorni. Questo interrogativo ne genera altri collaterali: quale sarà l’impatto sui turni lunedì-venerdì del giorno di corta settimanale (cioè un giorno in cui non si lavora), che secondo il Contratto giornalistico si matura lavorando nei festivi e che quindi toglierà altri giornalisti dai turni settimanali, oppure come avverrà l’integrazione fra i nuovi turni e la produzione di 400 lanci giornalieri che – sempre come richiesto dal bando romano – l’Agenzia deve garantire. Ma questi 400 lanci saranno previsti anche al sabato e domenica? Se sì, occorrerà tener presente che le Borse e le industrie sono chiuse, quindi la quantità di materiale giornalistico sarà minore e sarà pertanto più difficile raggiungere quota 400. E cosa succederà se i 400 lanci saranno richiesti anche nel periodo delle ferie estive e natalizie, con organico ridotto?

Il direttore Fabio Tamburini è chiamato a trovare soluzioni pratiche e applicabili a tutti questi problemi organizzativi. Secondo la mail del Cdr, alcune indicazioni potrebbero arrivare già nel prossimo incontro con l’assemblea di Radiocor Plus, prevista probabilmente lunedì 18 settembre come indicato nella mail del Cdr.

Come si vede, gli argomenti sul tavolo sono molti e tutti rilevanti. Ed è inoltre chiaro, come ci hanno anticipato diversi redattori di Radiocor Plus, che in aggiunta a questi ce n’è un altro molto importante, che Cdr e azienda dovranno affrontare: la parte economica. Infatti la redazione si aspetta che l’azienda, a fronte dell’indiscutibile aumento del carico di lavoro, metta mano al portafoglio per concordare con il sindacato un aumento economico della retribuzione che tenga conto dei nuovi carichi professionali. La richiesta di aumento è più che legittima, sempre secondo la redazione, soprattutto se si considera che soltanto grazie al lavoro dei giornalisti il Sole 24 Ore dovrebbe ottenere nel triennio 2024-26 la considerevole somma di 7,5 milioni di euro.

Ma l’argomento economico è un tasto dolente, dato che il Sole 24 Ore, sempre a detta di ambienti di Radiocor Plus, è piuttosto refrattario nel concedere riconoscimenti economici. A dimostrarlo ci sono gli ultimi accordi raggiunti fra azienda e redazione su 17 mesi di Cassa integrazione, terminati il 31 luglio, e sulla recente ristrutturazione della busta paga. Nel primo caso la redazione non ha visto nemmeno un euro in più, nel secondo accordo invece l’azienda ha previsto “soltanto” 150 euro in buoni spesa e niente somme nello stipendio. Tra l’altro i buoni arriveranno a gennaio 2024. Ma a fronte di questa “parsimonia”, sempre secondo i giornalisti, il Gruppo è invece sempre molto rapido ed efficiente nell’applicare riduzioni dello stipendio (come testimonia lo stesso accordo sulla Cassa integrazione, con relativi prelievi dagli stipendi per 17 mesi). La discussione sulla parte economica fra Cdr e azienda non è ancora iniziata, ma a giudizio di molti sarà il nodo più intricato da sciogliere e richiederà il massimo impegno da parte del sindacato dei giornalisti. Che potrebbe farsi affiancare nella trattativa dal sindacato nazionale Fnsi e dalle rappresentanze locali di Stampa romana e dell’Associazione lombarda dei giornalisti.

Fin qui le vicende dell’Agenzia di stampa Radiocor Plus, che continueremo a monitorare nelle prossime settimane. Ma non possiamo concludere questo articolo senza far cenno anche all’altra protagonista, indiretta ma altrettanto importante, della vicenda del bando di Palazzo Chigi: Radio 24. Che, a giudizio di molti ambienti del Gruppo, si avvia a un ridimensionamento sostanziale e irreversibile nella quantità e qualità dei notiziari.

Infatti, come abbiamo già raccontato, il 20 ottobre usciranno dalla redazione News 3 giornalisti, 2 a Milano (una caporedattrice e una redattrice ordinaria) e 1 a Roma. Quest’ultimo trasferimento è il più rilevante: il vicecaporedattore responsabile della redazione capitolina, che così resterà scoperta perché l’azienda, secondo voci raccolte a Radio 24, non avrebbe previsto la nomina di un sostituto di pari grado. Inoltre, secondo gli accordi firmati con l’azienda, la caporedattrice e il vicecaporedattore manterranno la qualifica ad personam, cioè a titolo personale e quindi senza entrare in modo operativo nella “linea di lavoro” dei desk di coordinamento delle 2 redazioni, in cui prestano servizio i “graduati” di Milano e Roma. Non solo, ma i 3 nuovi arrivi conserverebbero anche a Radiocor Plus le trasmissioni che curano a Radio 24.

Un trattamento di tutto rispetto che ha creato parecchi malumori nell’Agenzia, dove ci si domanda quale sarà, con queste premesse, l’effettivo apporto dei nuovi colleghi al lavoro quotidiano di routine. Il timore è che questi nuovi colleghi di grado elevato possano azzerare per sempre le speranze di avanzamenti di carriera nella “truppa” di Milano e Roma. Soprattutto se si considera che, il 1° settembre, il direttore editoriale Fabio Tamburini ha firmato un Ordine di servizio che ufficializza 8 promozioni e 2 assunzioni nelle redazioni di Milano e Roma del quotidiano Sole 24 Ore.

Quanto alla redazione di Radio 24, che trasmette dall’ottobre 1999, le proteste dei redattori hanno evitato che l’uscita fosse più consistente (ricordiamo che all’inizio i trasferimenti dovevano essere 7), ma 3 persone in meno sono comunque un numero molto rilevante per la turnazione della radio, che trasmette dalle 6 alle 24. L’esodo rende insostenibile l’attuale modello di News che in quasi 25 anni ha reso unica Radio 24 nel panorama delle emittenti nazionali italiane. Di qui arriverà l’inevitabile riduzione dell’offerta giornalistica, che renderà Radio 24 molto più simile ai suoi storici competitor, togliendole quella peculiarità che la caratterizza e innescando un’omologazione dei notiziari poco promettente. In proposito il Cdr ha incontrato il direttore Fabio Tamburini, che dovrà fare il punto della situazione con le 3 uscite e cominciare a verificare le nuove ipotesi di lavoro.

Preso atto di tutte queste novità, è impossibile non constatare come le incognite sul futuro delle News di Radio 24 contrastino con le recenti entusiastiche dichiarazioni sull’emittente da parte di quegli stessi vertici del Gruppo che hanno deciso gli spostamenti dei redattori. Le dichiarazioni sono state diffuse la settimana scorsa durante la presentazione pubblica del nuovo palinsesto autunno-inverno 2023-2024 di Radio 24. Restiamo in casa Sole 24 Ore e quindi citiamo i virgolettati del management del Gruppo così come li ha riportati Radiocor Plus.

Mirja Cartia d’Asero, amministratrice delegata del Gruppo 24 Ore: “Siamo nel mezzo di un cambiamento profondo, una trasformazione da un gruppo editoriale a un gruppo multimediale, Radio 24 ha un ruolo da protagonista nell’ambito di questa trasformazione. In un momento di infodemia la radio insegna ad ascoltare, rimane un media insostituibile e nell’ambito di questa trasformazione che stiamo facendo rimane protagonista”

Fabio Tamburini, direttore editoriale del Gruppo Sole 24 Ore e di Radio 24: “Non esiste in Italia un gruppo più multimediale, a tutti manca un pezzo, è per noi una grande fortuna su cui costruiamo risultati che sono tornati a essere interessanti. Noi siamo già molto multimediali, ma è una necessità e si andrà sempre più in questa direzione. Abbiamo fatto molti passi avanti, anche con i podcast”, sottolineando che “Radio 24 è un unicum che coniuga due aspetti, l’informazione, un’offerta informativa che la rende protagonista del panorama dell’informazione, e i programmi, che hanno risultati straordinari ed entusiasmanti, soprattutto nel palinsesto dal lunedì al venerdì. Nel 2019 abbiamo raggiunto un record di ascolti, uscendo da una fase che non era stata fortunata, e poi la progressione c’è sempre stata, anno dopo anno”.

Federico Silvestri, direttore generale Media & business del Gruppo 24 Ore: Radio 24 “è piena di contenuti ed esprime numeri straordinari: da molti anni ha superato il muro dei 2 milioni di ascoltatori, con una crescita costante ogni anno, così come aumenta anche il numero di ascoltatori nel quarto d’ora medio. Ha caratteristiche uniche, è una radio libera e credo che la libertà di espressione sia la cifra più evidente e importante, la base più importante da cui parte il successo della radio. Non è una cosa scontata e anche i radioascoltatori e il mercato riconoscono l’indipendenza e l’equidistanza della radio”.

Senza dare giudizi, perché non è compito nostro, appare comunque difficile paragonare da una parte il ridimensionamento della redazione e dei gr e dall’altra affermazioni come “Radio 24 ha un ruolo da protagonista” (Mirja Cartia d’Asero), “”Radio 24 è un unicum che coniuga due aspetti, informazione (…) e programmi (…), un’offerta informativa che la rende protagonista del panorama dell’informazione” (Fabio Tamburini), “”è piena di contenuti ed esprime numeri straordinari: da molti anni ha superato il muro dei 2 milioni di ascoltatori, con una crescita costante ogni anno” (Federico Silvestri).

Ora l’attenzione si sposta al 30 settembre, scadenza del bando di Palazzo Chigi. E nelle prossime settimane continueremo a dare conto di quanto accadrà al Sole 24 Ore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ora l’attenzione si sposta al 30 settembre, scadenza del bando di Palazzo Chigi. E nelle prossime settimane continueremo a dare conto di quanto accadrà al Sole 24 Ore.

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