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“Aiutare i migranti? Noi vip mettiamoci il corpo”: i #pezzidicarta del 9 luglio
Sandro Veronesi scrive una lettera al Corriere della Sera. “Mettiamo i nostri corpi su quelle navi”. È rivolta a Roberto Saviano, il cui corpo “è già in ballo da anni”, ma è rivolta a molte persone in vista. Con “il proprio ingombo, le proprie necessità vitali”: sulle barche delle Ong. Lo dice a Totti, a Chiara Ferragni, a Federica Pellegrini, a Sofia Goggia, a Jovanotti. Il corpo “messo in mezzo”, un gesto fondativo della politica non violenta ma anche, tra le righe, un invito a uscire dalle secche delle accuse mosse ai vip di parlare tanto, spendendo poco e non rischiando nulla.
Intervistato dal direttore di Libero Pietro Sinaldi, Nando Pagnoncelli, presidente di Ipsos, spiega come le divisioni interne alla coalizione di governo per il momento non sono vissute come un problema dagli italiani. Tra i vari temi toccati nell’intervista, il noto sondaggista italiano spiega che le mobilitazioni e le raccolte di firme e adesioni di queste settimane sul tema dei migranti sono ovviamente indice di salute democratica di una società, ma difficilmente sposteranno consenso da un lato all’altro del campo politico.
Sempre su Libero, intervistato da Francesco Specchia, Enrico Mentana torna sull’idea di lanciare un giornale digitale assumento 100 – “facciamo 30” – giovani giornalisti. Sulla politica dice che, se salta la oalizione di governo, in assenza di Pd e Forza Italia come oppositori, si potrebbe assistere a un ballottaggio “finale”: una sfida a due tra Lega e Cinque Stelle.
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