Internet
Tutti a casa: così i giganti della rete diventano ancora più grandi
Dobbiamo restare a casa, per contrastare il contagio da covid19, per tutelare la nostra salute e quella dei nostri cari. Viviamo un periodo surreale, mai sperimentato prima e i contatti sociali si sono praticamente azzerati. Come sarebbe la quarantena senza Internet, senza social network, senza app di messaggistica istantanea? Prima era difficile farne a meno, adesso questi strumenti sono diventati praticamente indispensabili, per reperire informazioni, per contattare amici e familiari distanti.
I dati parlano chiaro e, per quanto riguarda la galassia Facebook, sono stati diffusi da Alex Schultz e Jay Parikh. Nel’ultimo mese in molti Paesi colpiti dal virus, le app di messaggistica hanno visto un incremento di oltre il 50%, su Messenger e WhatsApp le chiamate audio e video sono più che raddoppiate.
In particolare, in Italia il tempo trascorso sulle app è aumentato fino al 70% in più, in una settimana le visualizzazioni dei video in diretta su Instagram e Facebook sono raddoppiate. Il tempo delle chiamate di gruppo, ovvero quelle con tre o più partecipanti, nell’ultimo mese, è aumentato di più del 1000%. Dati sbalorditivi che possono essere facilmente compresi se pensiamo a quante volte abbiamo usato queste piattaforme per comunicare per ragioni di lavoro, svago o per combattere la solitudine.
Alex Schultz e Jay Parikh spiegano che gran parte dell’aumento del traffico riguarda i servizi di messaggistica, ma un incremento riguarda anche i feed e le storie, dal momento che c’è il desiderio e la necessità di avere aggiornamenti da amici, conoscenti e familiari. L’utilizzo massiccio di app e servizi pone dei problemi tecnici. I due assicurano che si sta facendo di tutto per mantenere le piattaforme veloci, stabili e affidabili. Anche in passato ci sono stati periodi in cui aumentava il traffico in maniera vertiginosa, come durante le Olimpiadi, ma ci si preparava per tempo. Stavolta, invece, è accaduto un evento imprevisto.
Non si pensa però solo a garantire l’efficienza dei servizi, ma anche a fornire un aiuto concreto nella lotta contro il virus. Facebook ha avviato il Centro Informazioni Covid-19 con lo scopo di assicurarsi che tutti abbiano notizie accurate, che si ponga un argine alla disinformazione, che si dia sostegno agli esperti e alle iniziative di soccorso e che vengano supportate le istituzioni. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato anche un WhatsApp Health Alert che raggiunge milioni di utenti.
Intanto ancora da Facebook arriva un’altra notizia e la dà direttamente Mark Zuckerberg, che in un post annuncia di aver impegnato, insieme alla moglie Priscilla, 25 milioni di dollari per contribuire allo sviluppo e alla ricerca di terapie contro il virus. In particolare la collaborazione è con la Gates Foundation e altri soggetti per accelerare i tempi relativi alla valutazione dei farmaci più adatti alla cura e alla prevenzione, farmaci che naturalmente devono superare molti test e studi clinici.
Tutti connessi dunque, per reperire informazioni, essere in collegamento, offrire il proprio contributo a questa lotta che ci vede tutti uniti contro un nemico comune. Dal mondo digitale arrivano strumenti per mantenerci in contatto e informazioni, ma l’unica notizia che vorremmo adesso è la fine di questo tremendo incubo.
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