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Le 8 bufale del 2015 secondo la Bbc

29 Dicembre 2015

Diffuse per errore o create per ingannare gli utenti, le notizie false, anche in questo 2015, sono circolate velocemente e abbondantemente sui Social Network, soprattutto se legate a situazioni di emergenza. La Bbc ha così pubblicato una lista delle bufale più eclatanti di quest’anno.

1) La fotografia di due bambini in seguito al terremoto in Nepal

La foto risale al 2007 ed è stata scattata nel villaggio di Can Ty in Vietnam dal fotografo Na Son Nguyen. In seguito al sisma che ha colpito il Nepal il 25 aprile 2015, la foto, che ritrae due bimbi abbracciati, è però erroneamente circolata su Facebook e Twitter con la didascalia: “Bambina di due anni protetta dal fratello di quattro in Nepal”.

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2) La piscina di un albergo durante il terremoto in Nepal

Il video, diffuso su YouTube e su Facebook, non risale al 2015. Le immagini non sono state registrate a Kathmandu ma con più probabilità il video è di un terremoto avvenuto nel Messico nel 2010. L’indicazione della data in cui è stato registrato è stata alterata, ma alcune persone hanno riconosciuto il filmato e ne hanno poi denunciato la falsità.

https://www.youtube.com/watch?v=JUWITvXbsgU

3) Il viaggio di un migrante verso l’Europa raccontato su Instagram

Quest’estate moltissimi utenti hanno iniziato a seguire il profilo Instagram di Abdou Diouf, un ragazzo di Dakar: apparentemente i selfie documentavano il suo viaggio dal Senegal alla Spagna. Peccato che l’uso di alcuni hashtag come #InstaLovers e #RichKidsofInstagram hanno suscitato parecchio scetticismo e alla fine si è scoperto che le immagini facevano parte di una campagna di marketing per un festival di fotografia spagnolo.

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4) Il rifugiato accusato di far parte dello Stato Islamico

A settembre, su Facebook, è stato pubblicato un post che metteva a confronto due fotografie di una stessa persona: un migrante siriano ritratto in Macedonia nel 2015 e in Siria nel 2014, armato. Per l’autore del post, l’uomo militava per lo Stato Islamico, ma in realtà, prima di lasciare la Siria, Laith al Saleh faceva parte dell’Esercito siriano libero, un gruppo armato ribelle che si oppone al regime di Bashar al Assad.

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5) Gli Eagles of Death Metal in concerto

L’immagine di un concerto degli Eagles of Death Metal, il gruppo che stava suonando al Bataclan di Parigi durante l’attacco del 13 novembre, è stata diffusa sui Social Network  come se fosse stata scattata quella sera. La foto, invece, risale ad un altro concerto, quello dell’Olympia Theatre di Dublino, in Irlanda.

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6) Le strade deserte di Parigi

Fa parte di un progetto chiamato Silent World, eppure la foto di Parigi deserta è stata associata ai giorni seguenti all’attacco terroristico del 13 novembre. L’immagine è stata ritwittata moltissime volte su Twitter.

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7) #Youaintnomuslimbruv scritto nella metropolitana di Londra

A Londra, il 5 dicembre, Muhaydin Mire ha accoltellato e ferito tre persone nella stazione metropolitana di Leystone. Un testimone ha urlato all’aggressore: “you ain’t no muslim, bruv” che tradotto significa “non sei un musulmano, fratello”. La frase è poi girata diventando un hashtag usatissimo sui Social.  Questa foto, però, è falsa, perché nessuno ha mai scritto la frase in questione su un cartello in metropolitana, ma è stata creata usando un App.

Schermata 2015-12-28 alle 23.17.13

8) La meticolosa vendetta di un marito

Il video è stato guardato 4,5 milioni di volte su YouTube. Un uomo tradito dalla moglie è impegnato nella sua vendetta: nel video vengono distrutti un cellulare, una sedia, un’automobile.  La storia però è solo una trovata pubblicitaria di uno studi di avvocati, con il fine di sensibilizzare i cittadini sulla pratica degli accordi prematrimoniali.

https://www.youtube.com/watch?v=x9xwOHO8Chk

 

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