Teatro
La danza a “Inequilibrio festival” di Armunia, da Shinohe a Tansini
ROSIGNANO MARITTIMO _ Dieci giorni, cinquanta eventi tra spettacoli, incontri con studiosi e critici. Una full immersion nel pianeta danza in una delle manifestazioni più amate e titolate d’Italia: Inequilibrio festival. La rassegna curata dalla Fondazione Armunia con il sostegno di Ministero, Regione Toscana e Comune di Rosignano Marittimo si terrà infatti proprio all’interno di questo borgo medioevale tra il Castello di Pasquindi di Castiglioncello e diversi spazi distribuiti luno la suggestiva Costa degli Etruschi. Di rilievo i partecipanti. Da Silvia Rampelli e Stefania Tansini, insignite del Premio Ubu al performer greco Evangelos Biskas, Fabrizio Favale con Le Supplici, i coreografi Jacopo Jenna e Cristina Kristal Rizzo, Sara Sguotti e Arianna Ulian col lavoro selezionato per la New Italian Dance Platform 2023, la compagnia Danza&Danza Dewey Dell, la danzatrice e psicologa Marta Bellu e il performer giapponese Kenji Shinohe. Questi i maggiori protagonisti -con i loro lavori- della scaletta del programma assieme alle anteprime di Silvia Gribaudi e Marta Dalla Via su Eleonora Duse e Isadora Duncan. Poi anche il nuovo lavoro di Collettivo Parini Secondo e la giovane Annalisa Limardi. Prime nazionali di Ariella Vidach come sempre tra performance e nuove tecnologie, Martina Gambardella e il giovane Claudio Larena.
La direttrice artistica di “Inequilibrio”, giunto al suo ventisettesimo anno immagina di inventare per questa edizione “un microcosmo che convogli ospiti e pubblico in un’unica comunità aperta e accogliente, per interrogarsi insieme sui modelli performativi del contemporaneo” .
Per cui il festival proporrà spettacoli che “esplorano il desiderio di raccontare storie, volti, nature e memorie alla ricerca di un mondo che prova a farsi breccia nella sfera dell’anima e della sensibilità. Le arti sceniche saranno materia propulsiva per raggiungere utopie, in un tempo sospeso che si farà luogo, cittadella che accoglie la comunità apolide del festival. Dieci giorni dedicati alle idee, alle vocazioni e ai desideri per emanciparsi dalla disumanità del presente attraverso la pratica dell’impossibile”.
In questa linea individuata dalla responsabile artistica si colloca la presenza di Silvia Rampelli che con la compagnia “Habillé d’eau” porterà in scena “Chamber music” con l’interpretazione di Alessandra Cristiani, Eleoniora Chiocchini e Valerio Sirna (29 giugno). L’attenzione verso la sperimentazione e l’incrocio di linguaggi è testimoniata dalla partecipazione del Collettivo Parini Secondo che in “do around the world” innesta “la pratica del salto della corda con visioni rubate al mondo dei videogame”(29 giugno).
La danzatrice Stefania Tansini si è ispirata invece al giovane Artaud per montare il suo “L’ombelico dei limbi” (27 giugno). E’ un invito a “danzare verso l’ignoto” lo spettacolo “Danse macabre” di Jacopo Jenna che ha montato assieme immagini e musica elettronica. Il coreografo Fabrizio Favale firma invece “Danze Americane” presentato in prima nazionale (2 luglio). In prima nazionale anche “Hope” frutto del laboratorio di Ariella Vidach e Claudio Prati (30 giugno).
Cristina Kristal Rizzo presenta “Monumentum Da” con la performer sorda Diana Anselmo (29 giugno). Sara Sguotti è assieme alla performer con il morbo di Parkinson Arianna Ulian in “Cre Pa” (29 e 30 giugno).
Lavora sul rapporto tra corpo e altro da sé Martina Gambardella in prima nazionale con “Mute”. Dall’Olanda arriva il coreografo greco Evangelos Biskas con “In Between”, un “solo onirico tra realtà e immaginazione che lo espone completamente al pubblico (27giugno). La compagnia Dewey Dell porta in scena una rilettura di un classico come “Le sacre du printemps” di Stravinskj (2 luglio). Marta Bellu propone una ricerca sugli ecosistemi tra terra e acqua in “Acquitrini” (5 luglio) mentre il coreografo e danzatore giapponese Kenji Shinohe, in “K(-A-)O” affronta la relazione “con le emozioni attraverso il filtro della tecnologia e delle emoji” (6/ luglio); L’under trenta Claudio Larena in prima nazionale mostra “Lena”, invito a “dare valore al pericolo, al rischio, alle oscillazioni” (5/luglio); la giovanissima autrice Annalisa Limardi presenta in anteprima il lavoro d’esordio “No”, nato dalla necessità di rielaborare situazioni di abuso (4/luglio).
Di rilievo gli incontri e i convegni. L’esperienza del Dipartimento di Studi Umanistici e del Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Torino costituirà la base di un dibattito sul progetto di ricerca “Dance4AgeingM-otor Imagery against Motor Dysfunctions and Neurodegenerative Diseases”, protocollo di intervento coreutico con persone over 65. Parteciperanno le performer, coreografe e docenti Francesca Cola e Debora Giordi, il Presidente della Commissione consultiva per la danza del Ministero culturale Alessandro Pontremoli, Luca Mori, Simona Repole, Franco Luigi Falorni e la direttrice di Armunia Angela Fumarola (6 luglio alle ore 11.00).
“Duncan, Duse: praticare l’impossibile” è il titolo dell’incontro che vede in dialogo su femminismo e rivoluzione Silvia Gribaudi e Marta Dalla Via, Eugenia Casini Ropa, Maria Pia Pagani, esperta di Eleonora Duse, Franca Zagatti, Rossella Battisti, critica di danza, Floor Robert, regista, (30 giugno alle ore 11).
“Inequilibrio però non è solo esclusivamente danza, ma anche teatro.
Tra i protagonisti Roberto Latini con la prima nazionale di “Giulietta e Romeo” (30/06); l’attrice e drammaturga Elena Bucci con la prima nazionale del “Canto alle vite infinite, adattamento n.2” (28 giugno); Marcello Sambati, attore e regista, debutta con “Ontogenesi” (4 luglio) Nerval Teatro, laboratorio permanente per interpreti con disabilità diretto da Maurizio Lupinelli ed Elisa Pol, metterà in scena due lavori ispirati a Samuel Beckett: (2 luglio) e “Winnie” (3 luglio); l’attrice Francesca Sarteanesi debutterà con “Nikita”, coprodotto da Scarti e Teatro Metastasio (5 e 6 luglio); Michele Bandini, attore autore e regista mostra la prima italiana di “Cani” (28 e 29 luglio), Progetto Teatro Stalla, in “T/S – Caution, Construction Area. Prima variazione Piano Piano Forte Forte”, ancora in prima nazionale, ripercorre il lavoro del poeta, regista e drammaturgo Matteo Latino, scomparso nel 2015 (2 luglio). Danio Manfredini, torna in scena col suo “Divine”, rilettura di “Nostra signora dei fiori” di Jean Genet (27 giugno).
Nell’ambito di “E’ Bal, palcoscenici per la danza contemporanea”, sabato 22 giugno al Teatro Dimora di Mondaino alle ore 20, al termine della residenza all’Arboreto Francesca Pennini e il Collettivo Cinetico presenteranno “Age”, regia e coreografia di Francesca Pennini, drammaturgia di Angelo Pedroni e Francesca Pennini, azione e creazione Nicola Cipriano, Piero Cocca, Francesco Gelli, Giulio Mano, Beatrice Monesi, Alice Ada Petrini, Nicole Raisa. “Age” declina con un gruppo di teenagers l’analisi sul ruolo dello spettatore e sul concetto d’indeterminazione che attraversa le produzioni di Collettivo Cinetico. La performance è strutturata come un atlante in cui, capitolo per capitolo, gli “esemplari” umani sono chiamati a esporsi su un palco-ring dove la durata delle azioni è scandita dal gong della regia.
Devi fare login per commentare
Accedi