Tennis
Una nuova stagione, ma sempre nel segno di Re Roger
Il Re è sempre Roger, nonostante lo scettro sia ora nelle mani del suo rivale più giovane, il serbo “Nole” Djokovic. Ma la leggiadria e la grazia di Federer vanno al di là della seconda posizione del ranking Atp. Cosa volete che sia il calcolo di un computer di fronte all’incanto del ragazzo di Basilea, che ad agosto spegnerà 34 anni candeline, ancora capace di competere con le nuove leve del tennis mondiale?
L’età non è un problema per Re Roger che già ha il pensiero rivolto al prossimo anno, all’Olimpiade di Rio, per completare una bacheca già incantevole con il titolo olimpico del singolare. Si tratta del tentativo di rivincita per quel successo sfuggito nel 2012, per mano dello scozzese Andy Murray che a Londra spense il sogno federeriano, vendicando la precedente sconfitta a Wimbledon. Allora sembrava che per Federer fosse l’ultima occasione, invece il 2015 inizia sempre con il suo nome in primo piano.
Il numero uno Novak Djokovic, 27 anni, vive l’esordio della nuova stagione con la sicurezza di un buon margine di vantaggio, che almeno gli permette un avvio in relativa serenità. Se il serbo è una certezza granitica, con il suo gioco completo, Rafa Nadal, 28 anni, è un’incognita, a causa dei problemi fisici che hanno pesantemente condizionato la seconda parte del 2014. La classe e la forza ci sono, bisogna vedere se il fisico tornerà a reggere il tennis muscolare del maiorchino, alla ricerca di varianti di gioco per non intaccare ulteriormente il suo precario equilibrio fisico.
L’altro punto interrogativo è il tennista dal polso di cristallo, Juan Martin Del Potro. L’argentino, 26 anni, è assente dal circuito dallo scorso febbraio, quando ha disputato il torneo di Rotterdam. Le potenzialità per tornare competitivo ci sono tutte: fisico, potenza ed esplosività. Occorre vedere cosa ne “pensa” il suo polso. Lo scozzese Andy Murray, 27 anni, arriva al nuovo anno con la fiducia di un brillante finale di 2014, in cui spiccano i successi nei tornei di Valencia e Vienna.
La stagione targata 2015, però, potrebbe parlare ancora giapponese, la lingua di Kei Nishikori, 25 anni, che è uscito dal cono d’ombra dell’eterna promessa. La quinta posizione può essere subito migliorata, grazie al fatto che chi lo precede nel ranking, Stanislas Wawrinka, deve difendere la vittoria (2.000 punti) dell’Australian Open. Una missione non proprio semplice per l’altro svizzero d’oro. E chissà che il talentino di Shimane, agile e scattante, non possa puntare a entrare nei primi 3 già a febbraio. Nadal, infatti, è stato il finalista dell’Australian Open 2014: per lui c’è una “cambiale in scadenza” da 1.200 punti. Il terzo posto non è poi così saldo.
Il più giovane tra i top ten è il canadese Milos Raonic, 24 anni, attuale numero otto del ranking. Con il suo fisico da granatiere, il ragazzone originario del Montenegro può sfruttare un servizio micidiale e un dritto molto potente. L’eterno piazzato Tomas Berdych, 29 anni, (salvo miracoli) sarà ancora un ottimo sparring partner per i primissimi, mentre Marin Cilic (26 anni) è chiamato a rispondere al dilemma: agli Us Open è stato solo un momento di grazia o il croato ha raggiunto la piena maturità?
Ma il 2015 è atteso come l’anno della consacrazione del bulgaro Grigor Dimitrov, 23 anni, concentrato di talento puro, nonché nuovo alfiere del rovescio a una mano. Il suo idolo da ragazzo è stato Pete Sampras, anche se in molti vedono in lui un potenziale “nuovo Federer”. Al di là di paragoni troppo ingombranti, l’undicesimo posto è destinato a migliorare, salvo colpi di testa – che hanno già rallentato la sua ascesa – per arrivare ben oltre il best ranking (l’ottava posizione risalente all’agosto 2014). La sua ambizione è di diventare numero uno. Il tipo, insomma, è sveglio oltre che talentuoso.
Sul taccuino di viaggio della stagione c’è anche il nome del belga David Goffin, 24 anni: dopo tanti alti e bassi può cercare la scalata. I titoli ottenuti a Kitzbüel e Metz sono stati l’iniezione di fiducia che potrebbe segnare la svolta della carriera. Un altro baby da tenere sott’occhio è l’austriaco Dominic Thiem, 21 anni, già tra protagonisti agli ultimi Us Open (ha raggiunto gli ottavi di finale). Tra i fenomeni under 20 vanno annoverati l’australiano Nick Kyrgios, 19 anni, numero 52 del ranking Atp, il tedesco Alexander Zverev, 17 anni, pronto a entrare almeno nei primi 100, e il croato Borna Coric, 95esimo in classifica.
Il capitolo Italia è legato alla tenuta mentale di Fabio Fognini, che ha chiuso al numero 20 lo scorso anno. La classe non manca, la testa a volte sì. Ma la rivelazione potrebbe essere il quasi 30enne Simone Bolelli, che in ritardo sta trovando la giusta continuità, nell’attesa che la grande promessa del tennis italiano, Gianluigi Quinzi, metta alle spalle un 2014 in chiaroscuro. E nella speranza che Stefano Travaglia, 23 anni, possa dare slancio a una carriera frenata dalla sfortuna.
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