Calcio

Spettacolo all’Arena tra Inter e Juve women

17 Marzo 2024

Il massimo campionato FIGC Divisione Calcio femminile è giunto a un bivio. Terminata la regular season sono partite la Poule Scudetto e la Poule Salvezza, la doppia volata che porterà alla conquista del titolo nazionale (e dei posti in Champions) e alla temuta retrocessione in Serie B.

Le dieci protagoniste della Serie A partono per questo sprint finale conservando i punti ottenuti nelle prime diciotto giornate di campionato ai quali sommare il bottino degli ultimi scontri diretti.

La Poule Salvezza verrà disputata dal Milan (21punti), dal Como (21), dalla Sampdoria (19), dal Napoli (6) e dal Pomigliano (6).

Al termine di questa seconda fase l’ultima classificata retrocederà direttamente e la penultima disputerà lo spareggio con la seconda del campionato di Serie B.

Il titolo tricolore è invece nel mirino delle campionesse in carica della Roma (51), della Juventus (43), della Fiorentina (39), del Sassuolo (26) e dell’Inter (26). Favoritissime della vigilia le giallorosse (qualificate anche per la finale di Coppa Italia) sia per il vantaggio maturato in classifica durante la regular season sia per l’indiscussa qualità del proprio gioco.

Abbiamo seguito la partita di cartello di questa prima giornata di Poule Scudetto, Inter vs Juventus.  L’incontro si è disputato sul terreno verde di uno degli impianti sportivi più iconici d’Italia, l’Arena Civica di Milano.

Anche se le possibilità di laurearsi campionesse d’Italia dell’Inter sono assai remote, lo spirito di squadra è comunque alto, come sottolinea la goleador nerazzurra Michela Cambiaghi prima del fischio d’avvio della partita. “Ho lavorato molto e sono contenta di aver aiutato la squadra con i miei gol, è stato un inizio di stagione positivo. Stiamo bene e abbiamo lavorato molto in questa sosta. Stiamo preparando gli ultimi dettagli per la Poule Scudetto. Siamo contente di iniziare perché incontreremo le squadre migliori e sicuramente saranno delle belle partite. Contro la Juventus è importante approcciare bene la gara e restare concentrate, loro sono forti e possono metterti in difficoltà sempre. ”

In casa Juve sicuramente in passato si sono vissuti momenti più sereni. L’eliminazione in Coppa Italia, subita per mano della Fiorentina, e il recente avvicendamento in panchina (Joe Montemurro non è più il mister bianconero dal 6 marzo) non sono eventi di scarso rilievo. Il nuovo tecnico bianconero Giuseppe Zappella carica alla viglia il suo team.

«Come ho detto alle giocatrici, cambiare significa assumersi le proprie responsabilità. Questo gruppo è ambizioso, non si accontenta: questi aspetti mi confortano perchè significa che questa squadra è viva e non vede l’ora di dimostrarlo in campo. La Poule Scudetto dovremo affrontarla con questo spirito, con lo spirito del “Fino alla fine” che da sempre caratterizza questo Club. Quando indossi questa maglia devi essere portato a non mollare mai, a lottare in ogni match dal primo all’ultimo minuto. Le somme, poi, le tireremo alla fine. Le ragazze il focus ce l’hanno chiaro in mente, pur essendo consapevoli che in questa fase finale la Roma partirà con un vantaggio importante, accumulato con merito nel corso della regular season. La Juventus, però, cercherà di ottenere il massimo da questa Poule Scudetto, a partire dalla sfida contro l’Inter».

“Il Derby d’Italia è una partita speciale. Sarà una bella gara da giocare, come lo saranno tutte in questa seconda fase del campionato. Penso che la Poule Scudetto serva a tutte le giocatrici impegnate per crescere e, di riflesso, anche al movimento calcisitico femminile italiano. C’è assoluto bisogno di tante partite come queste e, di conseguenza, siamo contenti di iniziare questo nuovo cammino e di metterci alla prova con avversarie di assoluto valore. La sfida con le nerazzurre, inoltre, potrà già essere l’occasione per provare a mettere in pratica alcune situazioni che abbiamo provato in settimana. Sarà una bella partita, un interessante banco di prova per noi».


Una giornata prima velata da qualche nuvola e con il passare del tempo illuminata da un bel sole primaverile all’Arena Civica di Milano, dove una buona affluenza di pubblico interista accoglie un volenteroso manipolo di tifosi della Juve.

In casa Juve ancora in panchina le senatrici Gama e Bonansea, mentre sul fronte nerazzurro all’avvio dell’incontro parte una pacata contestazione. Dal settore occupato da una parte del tifo organizzato (che mai ha cessato in ogni caso di incitare le proprie giocatrici) compare uno striscione moto critico nei confronti della dirigenza.

 

Le nerazzurre iniziano all’arrembaggio la partita e si rendono subito pericolose al 2’ minuto con Csiszàr, controllo e conclusione di mancino che scuote il palo. Le bianconere replicano un minuto dopo con una pericolosa incursione che porta Causo a sfiorare la segnatura. Passate le prime sfuriate la partita si stabilizza sino a quando un penalty rompe un sostanziale equilibrio.

Tocco di braccio in area Juve e l’arbitro assegna il calcio di rigore. Simonetti porta l’Inter in vantaggio dagli undici metri, destro a mezza altezza e 1-0.  Al 19′ le bianconere potrebbero  pareggiare con un colpo di testa ravvicinato di Thomas, ma il pallone esce di non molto.

E’ quindi la Juventus ad andare sul dischetto, in ben due occasioni ravvicinate. Prima al 34′ e poi al 39′, l’arbitro assegna due calci di rigore alle ospiti, il primo per un fallo di Bowen e il secondo per un tocco di braccio di Milinkovic. Girelli, solitamente infallibile, calcia forte e angolato ma colpisce il palo. Il secondo penalty la vede ancora protagonista, grande personalità quella della leader bianconera che dopo nemmeno cinque minuti dall’errore dal dischetto ci riprova senza batter ciglio. Questa volta, prudentemente, la conclusione si insacca ben lontano dai legni della porta dell’Inter. 1 a 1.

Nella ripresa, l’Inter realizza subito il gol del 2-1. Csiszàr recupera un pallone all’interno dell’area di rigore avversaria e appoggia la sfera a  Cambiaghi che la spinge in rete.

Ma la Vecchia Signora si sa, non molla mai la presa.  Al minuto 55 anziché concludere a rete Thomas serve un cross e l’occasione sfuma. Tre minuti dopo Caruso segna il pareggio infilando in rete di testa un cross proprio di Thomas. Il sacro fuoco bianconero non si placa e tre minuti dopo Echegini, appena subentrata, raccoglie un assist e porta avanti la sua squadra.

La partita sembra diminuire di intensità, un po’ forse per un normale calo fisico e un po’ per una certa rassegnazione tra le fila nerazzurre. Ma quando sembra che tutto si avvii verso una conclusione già scritta Serturini approfitta di un bell’assist e batte il portiere avversario con un destro rasoterra che vale il pareggio. Finale 3 a 3.

©Fc Internazionale – inter.it -Photo by Francesco Scaccianoce – Inter/Inter via Getty Images

Abbiamo assistito a una bella partita, uno di quegli eventi sportivi che sono, per una specialità ancora in fase di crescita, una vera manna dal cielo. Partita correttissima, spettacolare, arricchita da sei segnature, un avvio degnissimo per un fase finale “scudetto” che dovrebbe proporre il meglio del calcio femminile italiano. E’ probabile che nessuna delle due formazioni si cucirà sul petto lo scudetto tricolore 23/24 ma in ogni caso giocarsela sino in fondo con la determinazione vista oggi in campo apporta al movimento un certo valore aggiunto da tenere in buona considerazione.

Nel post partita il mister bianconero Zappella non nasconde un certo rammarico per la mancata vittoria.

«C’è il rammarico per le occasioni sprecate che sono state tante: le altre squadre contro di noi fanno poco e raccolgono tanto. Noi invece costruiamo e non riusciamo a portare a casa i tre punti. Sono contento perché ho visto in campo quello che ho chiesto alle ragazze, sotto il punto di vista dell’atteggiamento mi sono piaciute. Il lavoro da parte mia e dello staff sarà di ridare equilibrio alla squadra, troppo spesso prendiamo ripartenze e soffriamo. Echegini è stata catapultata in una realtà completamente nuova per lei, che arriva dal college e da una situazione diversa: si è ritrovata a Vinovo a far parte del club più titolato d’Italia, quindi va gestita bene – per me ha avuto un ottimo impatto a gara in corso e sapremo sfruttare al meglio le sue caratteristiche da qui in avanti. Bragonzi è un centravanti forte e sicuramente anche lei mi dirà che poteva fare di più: ha tutta la mia stima, la rivedrete ancora in campo – o dall’inizio o a gara in corso, perché voglio sfruttare il potenziale dell’intera rosa. Oggi ha lottato contro un’ottima difesa. Sono felice del fatto che la squadra vada più in verticale e sfrutti meglio le corsie laterali, ma non posso essere soddisfatto dell’equilibrio che è venuto meno e dell’aver concesso troppo: io e lo staff lavoreremo su questo». 

Più misurata sul fronte Inter la coach Rita Guarino. 

“Benissimo l’atteggiamento, l’approccio. L’avevamo preparata così, le ragazze sono state brave sin dai primi minuti. Siamo passate in vantaggio, nell’arco della partita ci sono stati dei momenti in cui non siamo state così attente contro una squadra come la Juventus, ma brave per questa prestazione. E’ stata una partita dai tre risultati, anche se una sconfitta sarebbe stata immeritata. Abbiamo accarezzato l’idea di battere la Juventus, ma non è stato così. Affronteremo le prossime partite con lo stesso atteggiamento”. (fonte FcInter1908.it)

©Fc Internazionale – inter.it -Photo by Francesco Scaccianoce – Inter/Inter via Getty Images

INTER-JUVENTUS: 3-3

GOL: 17′ Simonetti (I), 38′ Girelli (J), 50′ Cambiaghi (I), 58′ Caruso (J), 63′ Echegini (J), 86′ Serturini (I)

INTER (4-3-3): 22 Durante; 25 Thøgersen, 17 Fordos, 3 Bowen, 55 Tomter (72′ Robustellini); 24 Milinkovic, 27 Csiszar (78′ Jelcic), 20 Simonetti (64′ Bugeja); 11 Bonfantini (64′ Magull), 36 Cambiaghi (72′ Polli), 15 Serturini.

A disposizione: 21 Cetinja, 9 Polli, 18 Pandini, 34 Trevisan, 47 Fadda.

Coach: Rita Guarino.

JUVENTUS (4-2-3-1): 16 Peyraud Magnin; 71 Lenzini, 25 Calligaris, 23 Salvai, 20 Cascarino; 21 Caruso, 15 Grosso; 19 Thomas (82′ Bonansea), 18 Beerensteyn (74′ Garbino), 10 Girelli (74′ Gunnarsdòttir); 17 Bragonzi (59′ Echegini).

A disposizione: 1 Aprile, 3 Gama, 4 Cafferata, 6 Nystrom, 29 Gallina.

Coach: Giuseppe Zappella

Ammonite: Fordos (I), Lenzini (J).

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