Calcio

parentesi graffa. la nazionale, il miglior vaccino che c’è

10 Luglio 2021

Meraviglioso, la nostra Nazionale di calcio è in finale nel Campionato Europeo.  Ci vendichiamo della pesante sconfitta subita per 4 a 0 dalla Spagna, nella finale del 2012 a Kiev. Questa volta noi in finale, loro a casa.

L’ultimo titolo Europeo vinto dalla nostra Nazionale risale all’anno 1968. E’ per questo che c’è tanta euforia? Non solo.

Veniamo da un periodo difficile, siamo ancora in un periodo difficile, i risultati fin qui ottenuti dalla nostra Nazionale di calcio alleggeriscono i problemi, purtroppo non li risolvono, ma questa è un’altra storia. Godiamoci questo momento, ne avevamo bisogno, ci voleva unità, aggregazione, amicizia, questo è ciò che si respira, anche solo per alcune ore. Nessuna divisione, nemmeno sulle scelte tecniche della squadra e qui si sa, siamo tutti un po’ allenatori. Un gruppo unito, solido, una squadra dove nessuno si sente leader e nessuno si sente l’ultimo dello spogliatoio.

Non esiste l’IO c’è solamente il NOI, questa è la forza che porta al successo. Poi è un gruppo di ragazzi simpatici, uno staff simpatico, crea empatia con tutti i tifosi. Che bello non sentire nemmeno un auto circolare durante la partita, le strade semi deserte; che bello prendersi un caffè la mattina e sentire tutti parlare serenamente e con entusiasmo della prestazione della nostra squadra, lo stesso nei luoghi di lavoro, nei negozi, nei ristoranti, dal benzinaio; che bello sentire a partita finita i caroselli di auto strombazzanti che sono un segnale di un successo condiviso (un po’ meno bello vedere certe scene di festeggiamenti incivili); che bello scoprire che i giornali sacrificano altre notizie per dare più spazio ai successi della nostra Nazionale.

E’ tutta un illusione? no è la realtà, peccato che è durata e che durerà ancora poco, ma ci ha tenuti uniti tutti insieme, anche coloro che non seguono abitualmente il calcio.

La Nazionale rinasce da un periodo tra i più bassi della sua storia: la mancata qualificazione ai mondiali del 2018, da allora un nuovo condottiero, contornato da giovani e da uno staff di esperti, ha compattato l’ambiente, portando la squadra in finale del campionato Europeo e a candidarsi come protagonista nei prossimi Mondiali.

Il parallelismo con la storia economica e sociale del paese è d’obbligo. Dopo la crisi causata dalla pandemia, un nuovo condottiero si sta impegnando per portare il Paese fuori dalla crisi, piccoli risultati si stanno già avvertendo, riusciremo ad emulare i successi della nostra Nazionale? Ce lo auguriamo. Intanto le forze politiche dovrebbero prendere esempio dalla nostra squadra nel compattarsi e nello stare uniti, per un obbiettivo comune. Processo non facile. Intanto godiamoci il successo fin qui ottenuto dalla nostra Nazionale, successo che unisce non divide e ci regala momenti di evasione in un periodo difficile.

In bocca al lupo azzurri, in bocca al lupo a tutti noi.

Commenti

Devi fare login per commentare

Accedi

Gli Stati Generali è un progetto di giornalismo partecipativo

Vuoi diventare un brain?

Newsletter

Ti sei registrato con successo alla newsletter de Gli Stati Generali, controlla la tua mail per completare la registrazione.