Calcio
Parentesi Graffa: Fischi per fiaschi? no solo fischi
Devo confessarlo, non sono stato tenero nel giudizio su Donnarumma per il passaggio dal Milan al PSG: pensa solo ai soldi, non ha cuore, se ne frega dei tifosi, non è stato riconoscente verso la squadra che l’ha cresciuto ecc…
Sono un illuso, pensavo come spesso succede, che il tempo fosse il miglior alleato per ridurre tensioni e attriti.
L’illusione diventa quasi certezza nel momento in cui la nostra nazionale di calcio, si laurea campione d’Europa e incorona il noto Gigione come eroe assoluto della finale, oltre a venire eletto come migliore giocatore degli Europei.
Chi può dimenticare i due rigori parati nella magica notte che fece gridare di gioia tutta l’Italia.
Tempo e successo hanno fatto dimenticare i peccati veniali del noto ragazzone dalle grandi mani, almeno questo pensavo.
Niente affatto!
I milanisti, benché italiani, non dimenticano. L’onta non può essere lavata per le prodezze compiute con la maglia della nazionale; siamo italiani, dicono, ma sopratutto milanisti, quindi alla prima occasione, al primo affacciarsi allo stadio che lo ha consacrato, badiamo bene, non con la maglia del PSG, ma con quella della Nazionale Italiana, Gigione è stato subissato dai fischi.
Talmente tanti, con importante eco, anche dalla stampa straniera.
Esiste ancora un codice romantico che fa arrabbiare i tifosi per l’abbandono del loro idolo. Altri hanno abbandonato la loro squadra per futuri lidi, ma probabilmente hanno gestito meglio l’uscita, adducendo a motivazioni diverse, non sempre e solo legate a motivi economici. Ho l’impressione che, il nostro ragazzone, non otterrà mai il perdono dai milanisti, nemmeno se contribuirà a farci vincere il prossimo mondiale (sognare è gratis quindi meglio farlo alla grande… ). Gli italiani perdonano, ma i milanisti italiani no! Chissà cosa potrebbe accadere tornando a San Siro con la maglia del PSG, oppure con quella di un altro club nazionale, non so magari quella a strisce bianco nere, che non calpesta campi Friulani.
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