Calcio
Osannare la normalità, glissare lo straordinario
Con la vittoria per 2 a 0 ai danni della Sampdoria, la Juventus nella serata del 26 luglio ha aritmeticamente vinto il suo nono Scudetto consecutivo ma, salvo celebrazioni quasi proforma, sembra già essere finito nel dimenticatoio. Premessa dovuta: chi scrive non tifa Juventus e, anzi, nutre una certa antipatia verso i bianconeri. La squadra allenata da Maurizio Sarri, nonostante la stagione non convincente sul piano del gioco, si porta a casa un titolo meritato e sudato, ma ciò che lascia perplessi è questa tendenza da parte dei media a celebrare sempre meno un trionfo sportivo senza tempo e che resterà nella storia dello sport.
È triste pensare che l’Italia si sia “abituata” a questo risultato. Razionalmente parlando è un trend che ci può stare, considerando che nessuno ci era mai andato nemmeno vicino a vincere nove scudetti di fila, eppure quest’anno il mondo del calcio italiano ha preferito porre enfasi su cose di cui in pochi si ricorderanno. Questo è stato l’anno dell’Inter di Antonio Conte che avrebbe potuto vincere lo Scudetto se non avesse perso dei punti importanti dopo la ripresa del campionato: salvo exploit in Europa League, i nerazzurri concluderanno la stagione senza trofei, dato che si verifica in modo continuativo dal 2011. Questo è stato il campionato della Lazio che fino alla pausa pre-coronavirus sembrava la squadra più forte d’Italia e che però, in fin dei conti, potrebbe concludere seconda come quarta. È stato il 2020 del Napoli, osannato per settimane per una Coppa Italia vinta ai rigori dopo una partita surreale.
Forse per ridare alla Juventus l’importanza che merita bisognerà attendere l’evoluzione della Champions League, che quest’anno più che mai sarà un vero e proprio terno al lotto. Come ha ribadito Maurizio Sarri, la squadra va giudicata sul campionato e non sulla coppa e per questo i bianconeri in versione 2019/2020 non possono che meritarsi un voto altissimo. D’altronde, ci si ricorda di tante cose, di tante squadre, di tanti aneddoti, ma al rush finale ha vinto (tanto per cambiare) la compagine più forte. Nelle prossime settimane intanto capiremo che ne sarà della Juventus del futuro, come verrà costruita attraverso una sessione anomala di calciomercato e quali senatori decideranno di continuare nella leggendaria avventura bianconera. Nel frattempo, godiamoci questo finale di stagione, incrociamo le dita per Inter e Roma in Europa League, tifiamo per Napoli e Juventus in Champions, nell’attesa di assistere a qualche impresa ancor più straordinaria del nono scudetto consecutivo della Vecchia Signora.
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