Calcio
Nostalgia della classe e dello charme di Gianni Agnelli
No,non può avere quel cognome e comportarsi così senza classe,charme e stile.
Andrea Agnelli, Presidente della Juventus, ha fortemente voluto, con tenacia ed assurda determinazione, che la sua squadra scendesse in campo, nonostante che al Napoli l’Asl territoriale avesse vietato di partire per la trasferta della partita serale che si sarebbe dovuta giocare nello Stadium di Torino.
E così è avvenuto e la Juventus spera di conseguire la vittoria a tavolino.
Andrea Agnelli, serafico e sardonico, anche con una punta di inusitata spregiudicatezza e strafottenza, ha solo pensato ad incassare il risultato, senza giocare.
Partita vinta a tavolino, perché la squadra avversaria non si è presentata in campo. I giocatori della Signora come soldatini hanno obbedito supinamente.
Non è un comportamento da primi della classe: immaginiamo se fosse stato vivo l’avvocato Gianni Agnelli. Lo avrebbe impedito e sicuramente avrebbe optato per il rinvio del match.
Indro Montanelli sosteneva che Gianni Agnelli fosse il “Re senza corona”, perché lo amavano tutti, anche gli avversari semmai li avesse avuti.
Non era antipatico, nemmeno quando vinceva, perché sempre leale con le controparti a cui riconosceva l’onore delle armi.
Era un uomo che odiava le lacerazioni, portato a mediare, comporre, di amichevoli chiusure: con Gianni Agnelli non si poteva litigare, mai.
Lo stimavano anche i sindacalisti che con Lui hanno concluso accordi storici.
Quando ebbe il laticlavio di senatore a vita, riscosse il consenso unanime da tutte le forze politiche, anche da quelle di estrema sinistra.
Era abituato alla semplicità, andava al nocciolo delle questioni e non lasciava giammai trasparire impazienza ed ansia.
Elogiava gli avversari che ne rimanevano soggiogati: un grande giornalista Fortebraccio de “L’Unita’” riteneva che gli mancasse poco per diventare un genio.
Sempre affascinate ed abbronzato ostentava le sue rughe ed apparve su tutte le riviste del mondo: alla Casa Bianca dava il tu a tutti i Presidenti degli Stati Uniti d’America. Si ricordi la sua amicizia con i Kennedy e Kissinger.
Ecco, Gianni Agnelli non si sarebbe mai comportato come quest’indiscreto e volgare nipote, senza classe e charme, abituato a becere cadute di stile, ad ostentare come un gradasso, parvenu ereditiero, ricchezza e potere.
Perciò la Juventus suscita antipatia ed ha molti nemici.
Gianni Agnelli era di un’altra stoffa, vellutata e preziosa, un principe rinascimentale.
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