Calcio
Non è più ‘Cenerentola’ (Un’impresa Titanica)
Mettiamola così: nel calcio a San Marino se la sono presa comoda. Ma adesso anche la piccola Repubblica può fieramente esultare. Contro il Liechtenstein – lunedì sera in Nations League – i biancoazzurri del Titano hanno fatto la Storia. Con la Esse maiuscola. Al Rheinpark di Vaduz, vincendo in rimonta 3-1 dopo essere andata sotto nel primo tempo, la Nazionale del Titano ha chiuso in testa il gruppo D2 centrando la promozione in Lega C della stessa Nations League e riservandosi anche un eventuale posto nei play-off di qualificazione ai Mondiali di Canada, Messico e Stati Uniti del 2026 in base all’andamento delle prossime qualificazioni alla Coppa del Mondo. Non bastasse, in una serata a dir poco memorabile, i calciatori sanmarinesi hanno fatto incetta di primati: 3 gol in una sola gara–record; vittoria con due gol di scarto–record; 7 punti nel girone–record tra tutte le competizioni cui la squadra ha preso parte e primo successo in trasferta firmato Lazzari, Nanni e Golinucci i cui nomi resteranno scolpiti nella pietra. Ché sul Web e sui media di mezzo mondo – se non tutto intero – la storia della ‘Cenerentola’ biancoazzurra continua a rimbalzare, senza sosta, ormai da giorni. D’altronde il 2024 giunto ormai alle battute finali a San Marino sarà ricordato come l’anno d’oro della pedata: solo lo scorso settembre i Titani avevano vinto – sempre contro il Liechtenstein e sempre in Nations League – per la prima volta in una competizione ufficiale. Il successo – strappato alla stadio di Serravalle con un 1-0 – era arrivato a distanza di 20 anni e 141 partite dall’ultimo hurrà: era il 28 aprile del 2004, infatti, quando – tra le mura amiche – la Nazionale di San Marino – oggi numero 210 del ranking Fifa – aveva superato il Liechtenstein, ancora lui. Allora, però, le due squadre si affrontarono in amichevole, senza punti in palio. A poco più di due mesi dal 5 settembre scorso – giorno della fatidica prima vittoria ufficiale – San Marino sogna l’opportunità di giocare in un Mondiale passando attraverso i playoff a 4 squadre con Macedonia del Nord, Irlanda del Nord e Moldavia. Cose da ‘grandi’. Come ci si sente ormai nella piccola Repubblica sull’onda del rivolgimento portato dal tecnico Roberto Cevoli, in carica dal 15 dicembre del 2023 e vero artefice del cambio di passo della Serenissima. Riminese di nascita, naturalizzato sanmarinese, ex difensore del Modena – con cui ha disputato anche due campionati di Serie A – ha allenato, di recente, Imolese, Renate e Novara, tutte in Serie C dopo avere avuto esperienze, in panchina, anche a Foligno e Monza, primi club a scommettere sul suo avvenire da ‘mister’ una quindicina abbondante di anni fa. Come giocatore per anni ha vestito granata o amaranto, tra Fano, Reggina, Reggiana (sotto la guida di un Carlo Ancelotti alle prime esperienze in panchina) e Torino e ha corso per il Carpi, il Cesena e, soprattutto, il Modena con cui ha vissuto il doppio salto dalla Serie C alla Serie A, prima di chiudere la carriera a Crotone. “Abbiamo puntato sul cambio di mentalità – ha raccontato dopo il 3-1 di Vaduz il Ct ai microfoni di Rtv, la tv di Stato di San Marino -: i giocatori sono stati bravi a capire quello che volevamo e adesso stanno raccogliendo il frutto del lavoro che abbiamo fatto insieme. Abbiamo battuto tanti record, tre gol in una stessa partita non erano mai stati fatti. Abbiamo vinto fuori casa e anche in questo caso mi sembra sia la prima volta, fate voi i conti”, ha tagliato corto. Alla vigilia della sfida di Vaduz, nella consueta conferenza stampa pre-gara aveva raccontato del nuovo piglio della sua squadra, lontana anni luce dalla compagine remissiva del passato e talmente priva di vittorie da spingere la parte più ‘appassionata’ della tifoseria a scegliere come nome di battesimo, non senza una buona dose di ironia, ‘Gruppo Mai una gioia’ (che, giurano, i supporter, verrà comunque mantenuto). “Scenderemo in campo per cercare il successo – aveva chiarito Cevoli -: stiamo acquisendo questa mentalità e cercheremo di averla sempre. I ragazzi hanno capito che per cercare di fare bene le cose è indispensabile partire dal giusto approccio alle partita; quindi, cercheremo di vincere dal primo all’ultimo minuto”. Con tanta gioia. Stavolta. (Immagine di copertina di ©FSGC/Mularoni)
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