Calcio
Le lacrime di gioia
Ma esistono anche le lacrime di gioia, sono doppie, intense, caldissime, fanno sciogliere un corpo compatto, ieratico, di solidissimo marmo; come dicono i poeti le ginocchia, perché stai provando il nettare inebriante del vino degli dei.
Sono le lacrime che nella notte del candore e degli amanti piangono le stelle. Diventano acqua pura, fresca, profumata dal cuore.
Quelle lacrime sono salate, ma diventano dolci al palato e invece di provocare il dolore, liberano la gioia, gli occhi non si abbassano giù, ma si rivolgono al cielo agli dei che hanno elargito- ogni tanto- un po’ di felicità, ai propri cari di lassù con i quali si è di nascosto parlato di notte, si è cercato aiuto, sostegno.
E con il dito all’insù si indica il cielo, al quale ci si inchina con ringraziamenti devoti, per non averci lasciati soli.
Queste sono le lacrime di chi era caduto rovinosamente e pensava di non rialzarsi più, chi stava nel conflitto e pensava che la pace non ritornasse, chi aveva perso tutto e non poteva ricostruire niente. Di chi ritrova un figlio smarrito, un amore perduto.
Mancini e Vialli piangono e sorridono insieme: il primo ha raccolto una squadra fatta a pezzi e neanche qualificatasi agli ultimi mondiali, il secondo combatte contro il cancro una battaglia durissima, per vivere ancora e vedere il sole al mattino.
Insieme hanno fatto squadra, hanno chiesto ai giocatori che potevano essere campioni, unirsi, fare gruppo, allontanare invida, superbia, rispettarsi, darsi ausilio gli uni con gli altri, la mano intrecciata ed il chiudersi a guscio, come la chioccia con i suoi pulcini.
E perciò abbiamo vinto, come Bearzot nell’82 e Lippi nel 2006.
Mancini e Vialli rappresentano con quelle lacrime di gioia, l’anelito, il desiderio di essere un corpo solo che cerca una ricchezza propria perduta malamente.
Ed è la bellezza rutilante dello sport. Nella gara si cerca la forza e l’unisono, si diventa fratelli, amici di lotta e di valore.
Nasce e si tocca la magia dello sforzo impossibile: ugualmente corpo, mente, nervi, coraggio e astuzia portano abilità, bravura, vigore, risolutezza.
E quelle lacrime di gioia innaffiano la preziosa felicità, come di chi supera una malattia e vede l’infinito del mare, del vento e del cielo.
Almeno per un po’ la gioia sia con noi.
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