Calcio
Ennesimo episodio di razzismo negli stadi di Serie A
Sabato 1° febbraio a Bergamo è andata in scena la partita tra Atalanta e Torino valevole per la 23esima giornata di campionato, finita con il punteggio di 1-1. Assoluto protagonista dentro e fuori dal campo il portiere granata Vanja Milinkovic Savic.
L’estremo difensore del Toro ha disputato un’ottima partita coronata con il rigore parato a Retegui nel secondo tempo: parata che ha permesso ai suoi di mantenere il pareggio e tornare a casa con un prezioso punto guadagnato sul campo della Dea.
Tuttavia Milinkovic Savic, calciatore serbo, si è distinto soprattutto per la sua intervista post partita ai microfoni di Dazn nella quale ha denunciato i vili attacchi subiti durante il match:
Non c’è nessun problema a insultare, è una partita di calcio non c’è nessun problema; però cose razziste, mi dicono che sono “zingaro”, che sono “serbo di merda” non vanno bene. Io ovviamente non ho detto niente, mi son solo girato e li ho guardati. Però queste cose non possono esserci sui campi di calcio.
Milinkovic Savic ha continuato le sue dichiarazioni con assoluta calma e ha riferito che gli attacchi non si sono limitati a invettive verbali:
E poi pure lanciare oggetti, cose… non è il modo giusto, non è sport quindi mi dispiace. Sono tifosi giusti, sono sempre dietro la loro squadra e devono stare dietro la loro squadra, non devono pensare di insultarmi e lanciarmi oggetti.
Il portiere granata nel corso dell’intervista fa riferimento ad un momento in cui, dopo aver ricevuto insulti per gran parte della ripresa, si gira e fissa indignato gli ultras dell’Atalanta che stavano sugli spalti alle sue spalle. Atteggiamento per il quale l’arbitro Marco Piccinini ha deciso di punire il calciatore serbo con il cartellino giallo: provvedimento inconcepibile e paradossale che speriamo possa essere revocato.
Anche perché la Lega Serie A e la Figc da anni ormai portano avanti la campagna contro il razzismo. Tuttavia se chi dovrebbe vigilare e accorgersi di questi episodi punisce la vittima e non il carnefice la buona riuscita dell’iniziativa sembra ancora lontana. Da questo punto di vista sui campi da calcio siamo ancora in fondo alla classifica.
Devi fare login per commentare
Accedi