Basket

NBA – Pagelle di metà stagione. Golden State domina, Cleveland delude

24 Gennaio 2018

Ottantadue partite di regular season più almeno una ventina di playoff. Le squadre Nba di vertice giocano 100 partite da ottobre a giugno e la prima parte di stagione non è sempre significativa.

A pochi giorni dall’All Star Game e soprattutto dalla chiusura del mercato (8 febbraio) le squadre hanno superato le 40 partite e si può comunque tracciare un primo bilancio.

La favorita è sempre Golden State, i campioni uscenti non spingono sull’acceleratore ma sono nettamente la squadra con il miglior record (38-10) e mettono una seria ipoteca sul terzo titolo in quattro anni. Chi vorrà vincere dovrà batterli a casa loro e al momento sembra una ‘mission impossible’.

Grande delusione, è solo quinta ad Est, invece per la loro rivale degli ultimi tre anni, Cleveland, tra le squadre peggiori in difesa di tutta la lega e alla disperata ricerca di un equilibrio dopo il passaggio di Irving a Boston. LeBron James ha numeri che non si vedevano da anni in regular season ma è troppo solo ed è anche all’ultimo anno di contratto con la concreta possibilità che l’anno prossimo lasci l’Ohio.

A guidare l’est c’è una Boston ammirevole che malgrado il gravissimo l’infortunio di Hayward (al quinto minuto della prima partita) lotta e vince molte partite ma non ha il talento per essere competitiva per il titolo. Stessa situazione per Toronto, seconda a Est e per i sorprendenti Miami Heat, quarti.

I problemi per Golden State possono venire da Houston che grazie a Chris Paul è più competitiva dell’anno scorso e forse da Minnesota, squadra in gran crescita con un futuro (forse non immediato) radioso. Mina vagante rimangono i Thunder di Westbrook mentre l’epopea di San Antonio è forse destinata a finire complice anche l’infortunio a Kawhi Leonard.

Non arriveranno ai playoff squadre di grandi città e di grande tradizione come i Los Angeles Lakers, i New York Knicks e i Chicago Bulls. Provano a ricostruire per il futuro con qualche sprazzo positivo, soprattutto a LA.

Per gli italiani una stagione con più ombre che luci, Gallinari troppo spesso infortunato non brilla ai Clippers mentre Belinelli è uno dei pochi a salvarsi nel disastro di Atlanta, ultima ad Est e penultima in assoluto con 14 vittorie e 32 sconfitte.

 

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