Basket
NBA – Pagelle di metà stagione. Golden State domina, Cleveland delude
Ottantadue partite di regular season più almeno una ventina di playoff. Le squadre Nba di vertice giocano 100 partite da ottobre a giugno e la prima parte di stagione non è sempre significativa.
A pochi giorni dall’All Star Game e soprattutto dalla chiusura del mercato (8 febbraio) le squadre hanno superato le 40 partite e si può comunque tracciare un primo bilancio.
La favorita è sempre Golden State, i campioni uscenti non spingono sull’acceleratore ma sono nettamente la squadra con il miglior record (38-10) e mettono una seria ipoteca sul terzo titolo in quattro anni. Chi vorrà vincere dovrà batterli a casa loro e al momento sembra una ‘mission impossible’.
Grande delusione, è solo quinta ad Est, invece per la loro rivale degli ultimi tre anni, Cleveland, tra le squadre peggiori in difesa di tutta la lega e alla disperata ricerca di un equilibrio dopo il passaggio di Irving a Boston. LeBron James ha numeri che non si vedevano da anni in regular season ma è troppo solo ed è anche all’ultimo anno di contratto con la concreta possibilità che l’anno prossimo lasci l’Ohio.
A guidare l’est c’è una Boston ammirevole che malgrado il gravissimo l’infortunio di Hayward (al quinto minuto della prima partita) lotta e vince molte partite ma non ha il talento per essere competitiva per il titolo. Stessa situazione per Toronto, seconda a Est e per i sorprendenti Miami Heat, quarti.
I problemi per Golden State possono venire da Houston che grazie a Chris Paul è più competitiva dell’anno scorso e forse da Minnesota, squadra in gran crescita con un futuro (forse non immediato) radioso. Mina vagante rimangono i Thunder di Westbrook mentre l’epopea di San Antonio è forse destinata a finire complice anche l’infortunio a Kawhi Leonard.
Non arriveranno ai playoff squadre di grandi città e di grande tradizione come i Los Angeles Lakers, i New York Knicks e i Chicago Bulls. Provano a ricostruire per il futuro con qualche sprazzo positivo, soprattutto a LA.
Per gli italiani una stagione con più ombre che luci, Gallinari troppo spesso infortunato non brilla ai Clippers mentre Belinelli è uno dei pochi a salvarsi nel disastro di Atlanta, ultima ad Est e penultima in assoluto con 14 vittorie e 32 sconfitte.
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