Basket

Italia brava e fortunata, ora la Finlandia del fenomeno Markkanen

7 Settembre 2017

L’Italia del Basket merita un voto alto al termine del girone di qualificazione agli ottavi di finale. Vince tre partite su cinque superando Israele, Georgia e Ucraina e perde onorevolmente con la Lituania e, meno onorevolmente, con la Germania. I limiti tecnici e fisici, in particolare sotto canestro, rimangono tutti ma Ettore Messina è riuscito costruire una squadra che difende bene, lotta e nelle serate in cui segna da tre diventa ostica da affrontare.

I ‘promossi’ della prima fase sono sicuramente Belinelli e Datome che hanno segnato i canestri importanti e che sono mancati solo contro la Germania e anche Filloy e Aradori hanno dato il loro contributo. Melli incostante ma non è a posto fisicamente e comunque rimane il perno della difesa. Bravo anche Cusin che se non trova avversari troppo superiori come Valanciunas riesce a dare il suo contributo. Del resto ci sarà qualche differenza tra chi l’anno scorso era riserva ad Avellino e chi è centro titolare dei Toronto Raptors a 15,4 milioni di dollari all’anno.

Gli azzurri sono stati anche fortunati, con la Georgia abbiamo rischiato di rovinare tutto e solo una imprevedibile stoppata di Datome all’ultimo secondo su Shermadini ci ha permesso di vincere una partita dominata per lungo tempo. La fortuna ci ha portato anche in dote un avversario abbordabile negli ottavi di finale: la Finlandia.

Gli scandinavi hanno fatto un figurone nella prima fase ma giocavano in casa e in campo neutro la sfida è certamente aperta. A trascinare la Finlandia è un ragazzo prodigio, già definito il ‘nuovo Nowitzki’: Lauri Markkanen, un 2,13 con la mano fatata.

Vent’anni compiuti a maggio, appena uscito da una ottima università per il basket come Arizona, settima scelta assoluta del draft Nba di quest’anno. Minnesota lo ha poi girato ai Chicago Bulls nello scambio che ha portato Jimmy Butler ai Timberwolwes. A Chicago troverà spazio e potrebbe diventare un giocatore importante anche oltreoceano. Nel frattempo ha agli Europei ha segnato oltre 20 punti a partita e ha portato la Finlandia (che certo non ha una grande tradizione cestistica) a superare corazzate come Francia e Grecia. Oltre a Markkanen la Finlandia ha solo alcuni veterani del basket continentale come Koponen e americani naturalizzati ma non sono dei fenomeni.

Tra le altre squadre l’unica che ha dato un segnale di forza, per non dire di dominio, è la Spagna. Ha vinto tutte le partite con scarti che hanno spesso superato i 30 punti e sembra destinata al titolo con l’unica incognita di trovare un giorno storto dei fratelli Gasol e una giornata di grazia degli avversari. Bene anche Slovenia e Lituania che hanno vinto i loro gironi. Deludono per ora Grecia e Francia, molto sottotono, ma pericolose in una partita singola come Serbia e Russia. Il pronostico finale è tutto per gli iberici, ma le sorprese sono sempre possibili.

 

Foto di copertina di Federazione italiana Pallacanestro

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