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Parentesi Graffa: Obiettivo3, il nuovo successo di Alex Zanardi
Iniziate le Paralimpiadi 2021, che proseguono con successo, la memoria non poteva che andare a colui che ne è stato il simbolo per molti anni: Alex Zanardi. A dire la verità il simbolo lo è ancora, forse più di prima, visto che sono ben quattro gli atleti formati dal suo Team Obiettivo3, fondato nel 2017, insieme al team manager Pierino Dainese, che ha guidato i quattro atleti fin dall’inizio. Il nome non è stato scelto a caso, la speranza era quella di reclutare il maggior numero di atleti possibili, con l’obiettivo di portarne almeno tre alle Paralimpiadi di Tokyo; da qui il nome Obiettivo 3, le aspettative sono state non solo raggiunte, ma anche superate.
Poi saremmo tutti molto felici, se qualcuno dei quattro atleti riuscisse nell’impresa di vincere qualche medaglia, anche se la medaglia più importante è già stata vinta per la meritata partecipazione ai giochi. Racconta Dainese, anche lui su una sedia a rotelle, cresciuto con l’esempio di Alex: “Ho praticato il paraciclismo al suo fianco e negli anni ho visto il movimento crescere. Il grande merito di Zanardi, però, non è stato solo quello di rendere gli invisibili, visibili, ma soprattutto quello di essere un caposaldo, una speranza per tanti. Non si è mai tirato indietro per aiutare.”
Come possiamo definire Alex Zanardi? un campione straordinario, un uomo invincibile, una leggenda, ma, nonostante tutto questo, un uomo semplice. Tutti conosciamo i suoi trascorsi e la sua forza di volontà che l’hanno portato a nascere una seconda volta, ma anche una terza, una quarta, una quinta e così via. Se pensiamo alla sua dedizione, nonostante le condizioni fisiche, nello sprigionare coraggio e uno spirito senza eguali, raggiungendo risultati sportivi incredibili, serviti come esempio a numerose persone vittime di gravi incidenti, che grazie a lui hanno trovato le motivazioni per vivere un’altra vita. “Dico spesso che la vita va amata riempiendola di tentativi e che anche quando ti impone difficoltà impreviste, continuare a sorriderle è l’unico modo per fare accadere le cose”.
Mi piace pensare, anzi ne sono certo, che l’atteggiamento positivo di Alex, la voglia di non mollare mai, nemmeno nei momenti più difficili, come quello che sta attraversando adesso, sia ancora una volta la motivazione che lo sta portando a comunicare con i suoi cari, anche se non è ancora in grado di parlare. Forza Alex, ci manca la tua semplicità, il tuo sorriso, la tua ironia, la tua bellezza d’animo, sono certo che con il pensiero stai continuando a sostenere il tuo forte impegno sociale, per dare ai disabili maggiori opportunità, lottando per una mobilità senza limiti e accessibile a tutti. Nel frattempo continuiamo a cantare la tua canzone preferita Don’t stop me now dei Queen.
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