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Il ruggito di Misano

3 Luglio 2022

Accade in quasi tutto il mondo, in Italia forse ancora più che in ogni altro Paese. Tolto il viscerale attaccamento al pallone, ciò che più accende la passione è il rombo dei motori.

E se un GP di Formula 1 è paragonabile ad una prima alla Scala, esistono anche altri campionati che hanno la capacità di catalizzare l’attenzione dei tifosi e soprattutto di scatenare quell’adrenalina che si attiva quando il rombo dei motori sale oltre una certa soglia in decibel.

Abbiamo voluto seguire uno di questi eventi motoristici di alto livello e siamo venuti in Romagna, in uno dei luoghi cult del motorsport, in quel triangolo magico che ha dato i natali ad una lunghissima serie di piloti d’elite. Siamo a Misano, al World Circuit Marco Simoncelli, per seguire un week end di gare intenso, il Fanatec GT 2022 World Challenge ed il Super Trofeo Lamborghini.

Avremo modo di seguire diverse categorie di vetture in gara, puntando i nostri fari in particolare su una scuderia, l’italiana Oregon Team,  che svolgerà per noi il ruolo di anfitrione in questo fine settimana al calor bianco.

Dopo gli adempimenti tecnici e burocratici del giovedì, la manifestazione si apre venerdì 1 luglio con una serie di turni di free practice e di pre qualifiche. E’ l’occasione per tutte le scuderie per cominciare a prendere confidenza con il tracciato, ottimizzando le vetture attraverso una serie continua di regolazioni.

Un tracciato quello di Misano che è in una posizione di privilegio, è affacciato sul mare e gode del refrigerio della brezza marina che soffia a tratti sulla pista. Anche se in questo torrido luglio il beneficio è ridotto al lumicino.

Progettato nel 1969, è lungo 4226 metri, con una sede stradale larga 12 metri, ha 530 metri di rettilinei e 16 curve (6 verso sinistra e 10 verso destra). In particolare per quanto riguarda i bolidi a due ruote è una delle piste più iconiche al mondo.

E’ intitolato allo sfortunato pilota di MotoGP Marco Simoncelli, nato a Cattolica, a pochi passi da qui, cresciuto a Coriano sulla collina che si affaccia sopra la costa e scomparso in circostanze tragiche nel 2011 lungo il circuito di Sepang.

Ed è proprio uno degli amici più cari del Sic che incontriamo nel tardo pomeriggio, nel corso di una press conference a lui dedicata. Si tratta di Valentino Rossi, anch’egli nato a pochi chilometri dal circuito, monumento vivente del motociclismo, adesso impegnato come pilota automobilistico nella categoria GT World Challenge con Audi.

Valentino Rossi attends a press conference during the Fanatec GT World – Challenge Europe Misano

“E’ una bella sensazione ritornare qui a Misano, questa pista è come se fosse casa mia. Vengo ancora a girare qui in moto, e adesso inizio ad avere una certa esperienza anche con le macchine“. Si capisce dalle sue parole, e dalle domande specifiche poste in sala stampa, che il suo approccio alla gara è comunque condizionato da una visione del tracciato che non è perfettamente sovrapponibile in auto a quella geneticamente metabolizzata in moto in tanti anni di gara ai massimi livelli.

Valentino non è in questo frangente il pilota più quotato per la vittoria finale ma senza dubbio è l’uomo su cui si posa la maggiore attenzione mediatica, inevitabilmente  rappresenta un richiamo irresistibile per il pubblico che riempirà le tribune dell’autodromo di Santa Monica a Misano.

Sulla sua cortesia, gentilezza e disponibilità anche al di fuori dello spazio conference potremmo soffermarci a lungo, il sorriso non manca mai e l’atteggiamento è quello giusto.

Se il rombo dei motori ed il crepitare degli scarichi in pista genera adrenalina allo stato puro, girare nel paddock causa una sorta di deliquio, uno stordimento da overdose di bellezza.

Le vetture più iconiche prodotte dalle major automobilistiche qui sono esposte nella loro versione motorsport, elaborate ed allestite con un tuning accuratissimo. Non c’è una sola linea grafica che non sia studiata per rendere la vettura più grintosa, accattivante, attraente. I colori sociali delle diverse scuderie, i richiami cromatici degli sponsor, le grafiche del campionato catalizzano lo sguardo dei tifosi del motorsport che sostano davanti alle tende ed ai van degli iscritti alle competizioni in calendario.

E non c’è bambino, ragazzo o adulto che resista alla tentazione di avvicinarsi ai bolidi per portare a casa un selfie o per sbirciare da vicino l’abitacolo del mostro, cercando di interpretare i comandi al volante che ogni pilota può attivare in corsa.

E mentre i fratelli maggiori ed i papà consumano i propri occhi sulle Lamborghini, i bambini più piccoli rimangono incantati davanti ai giganteschi trucks che muovono da un circuito all’altro i bolidi. Bellissimi da vedere, mentre con la fantasia provano ad immaginare quali meraviglie possano mai contenere quei mammuth della strada.

A general view of the paddock during the Fanatec GT World Challenge Europe Misano at Misano World Circuit

Le marche automobilistiche top sono quasi tutte presenti in questo week end. Dalla Lamborghini, che ha un proprio Trofeo monomarca inserito nel programma e di cui parleremo a parte, a Ferrari, Porsche, Aston Martin, Mercedes, Alpine, Ktm, Brabham, McLaren, Bmw, Toyota, Audi. Un vero e proprio parterre de rois.

Nonostante sia interpretabile anche come un fenomeno di costume e come vetrina commerciale, l’appuntamento di Misano è soprattutto una competizione sportiva di alto standing agonistico che richiede, o meglio pretende, capacità non comuni da parte dei piloti.

Tenere in pista, spingendole al massimo in prova e controllandole al limite nella bagarre della gare, vetture che sprigionano oltre 600 cavalli di potenza non è cosa da tutti.

A puro titolo esemplificativo, una Lamborghini Huracan Evo 2 da Super Trofeo ha un propulsore da 5200 cc, motore V10 aspirato, oltre 600 cv a 8200 giri al minuto, cambio 6 rapporti X Trac ed una serie di accorgimenti aerodinamici che ne accrescono l’effetto suolo. Per domarla in gara è necessario essere piloti preparati e capaci; guidare in gara vetture di questo genere è cosa per pochi, indipendentemente dalla capacità di sostenerne l’acquisto.

Sabato 2 luglio, arriva il pubblico, il paddock brulica di appassionati, le tribune iniziano a riempirsi. Il sole a picco arroventa l’asfalto, adesso si entra nel mood giusto, ora si guarda al cronometro, ora si mordono i cordoli, ora si va a caccia del tempo che vale per schierarsi in griglia.

Ma di tutto questo parleremo in una prossima finestra.

 

 

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