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A Roma va in scena Piazza di Siena 2018, la Wimbledon dell’equitazione

28 Maggio 2018

Soltanto la seconda guerra mondiale ha potuto interrompere il concorso ippico CSIO di Roma Piazza di Siena. L’edizione 2018 è infatti la numero 86, ma il legame tra Piazza di Siena e l’equitazione è ancor di più lunga data.

L’esordio di Piazza di Siena come scenario di competizioni equestri risale al 1922. Poco dopo, nel 1926 la FEI inserisce il Concorso romano nell’agenda internazionale e da quel momento ha inizio la numerazione ufficiale del Concorso Ippico Internazionale Ufficiale di Roma (CSIO, Concours Saut International Officiel). Dal 2017 però FISE e CONI organizzano insieme il concorso come evento non solo sportivo ma anche culturale, con l’obiettivo di farlo diventare ciò che è Wimbledon per il tennis.

In quello che è uno dei più grandi parchi pubblici della capitale si sono svolte sfide straordinarie per l’equitazione italiana, tra protagonisti d’eccezione.

L’Italia, quest’anno, ha vinto per il secondo anno consecutivo la Coppa delle Nazioni sostenuta da Intesa Sanpaolo. Il team azzurro, guidato del capo-equipe Duccio Bartalucci, composto da Luca Marziani su Tokyo du Soleil, Giulia Martinengo Marquet su Verdine Sz, Emanuele Gaudiano su Caspar e Bruno Chimirri su Tower Mouche, ha chiuso con 4 penalità complessive. Al secondo posto della gara per campioni del salto ad ostacoli si sono classificate a pari merito la Svizzera e gli Stati Uniti con 8 penalità.

«Essere presenti a Piazza di Siena per il terzo anno consecutivo – afferma Carlo Messina, consigliere delegato di Intesa Sanpaolo – conferma l’adesione della Banca ai valori universali dello sport, la passione, l’impegno, la serietà che costituiscono una risposta alle grandi e piccole difficoltà della vita a cui tutti, ma in particolare i giovani, ci troviamo a far fronte».

E l’Italia ha regalato altre soddisfazioni a Piazza di Siena. Lorenzo De Luca, in sella a Halifax van het Kluizebos, ha vinto il Gran Premio Roma, la prova individuale più importante dell’86° Concorso ippico internazionale. Era da 24 anni, dalla vittoria ottenuta nel 1994 da Arnaldo Bologni e Mayday, che l’Italia non trionfava in questa gara. Gli azzurri hanno firmato così un’altra storica doppietta. Non capitava infatti dal 1976 quando, dopo la vittoria in Coppa dell’Italia, a firmare il Gran Premio fu Piero d’Inzeo su Easter Light.

La diciassettenne amazzone toscana Margherita Picchi ha vinto invece il premio The Next Generation, a conferma dell’attenzione del Concorso e del Gruppo ai giovani. Domenica 27 maggio a consegnarle il premio è stato Stefano Lucchini, Chief International Affairs and External Communication Officer Intesa Sanpaolo. Il concorso era riservato al vincitore della competizione individuale tra i migliori under 21 che si sono confrontati nella Coppa del Presidente, all’interno delle rappresentative regionali.

Premiazione The Next Generation all’amazzone Margherita Picchi da parte di Stefano Lucchini – Intesa Sanpaolo

La banca ha assegnato però nella stessa giornata anche il premio Miglior Amazzone all’australiana Edwina Tops-Alexander, classe 1974. Un riconoscimento destinato all’amazzone che si è maggiormente distinta in base ai piazzamenti ottenuti nelle varie gare dell’edizione ma che ha anche valore simbolico. «Premiare la miglior amazzone di Piazza di Siena significa sottolineare l’impegno di Intesa Sanpaolo verso l’universo femminile con l’obiettivo di essere più inclusiva», ha concluso Rosario Strano Chief Operating Officer del Gruppo.

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Immagine di copertina: Premiazione Coppa delle Nazioni al team azzurro, guidato del capo-equipe Duccio Bartalucci, da parte del consigliere delegato di Intesa Sanpaolo Carlo Messina

 

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