Mobilità
Pilota automatico e l’auto non è più solo tua
Elon Musk nei giorni passati ha twittato tanto. Quando si avvicina una presentazione, poi, i tweet aumentano in maniera direttamente proporzionale alla curiosità dei suoi 5,63 Milioni di Follower.
Ed ha twittato una serie di date per gli annunci, prima fra tutte quella di stasera (le due ora locale, le 5 di pomeriggio in California) dove avrebbe presentato qualcosa di “inaspettato da parte di Tesla”.
E sostanzialmente non ha disatteso le aspettative, tranne per il fatto che la presentazione non è stata un livecast dove tutti si aspettavano di vedere il suo faccione e magari un nuovo prodotto in anteprima, ma un collegamento audio riservato ai soli giornalisti e noi lo abbiamo seguito proprio con uno di essi.
Un nuovo cervello.
E non è il nostro. Si tratta della nuova rete neurale che sarà a bordo di ogni nuova Tesla, dalla futura e tanto attesa Model3 fino alla Model X (e sicuramente lo sarà anche sulla Model Y o altro veicolo che verrà presentata nei prossimi mesi), rete dedicata alla gestione di un’avanzata sensoristica dedicata alla guida autonoma.
AutoPilot non sarà più lo stesso, forse nemmeno nel nome, dal momento che ha suscitato tante polemiche un sistema che finora si è chiamato “pilota automatico” ma che in realtà era un assistente alla guida che necessitava comunque di costante attenzione da parte del pilota.
Il nuovo sistema di guida autonoma basa la propria intelligenza su ben otto occhi, un radar ed una serie di sensori ultrasonici a 360 gradi.
La potenza di calcolo è aumentata di ben 40 volte rispetto a quella attuale e l’aspettativa rispetto alle nuove auto sarà quella di poter prendere in autonomia una serie di decisioni quali cambi di corsia, sorpassi ed uscite (in base alla vostra destinazione e non a gusto dell’auto, ndr)
AutoPilot sarà in grado di compiere parcheggi complessi anche senza l’autista a bordo ed andare a parcheggiare nell’area migliore, fosse anche il proprio garage, in completa autonomia (oggi una Model S ed X parcheggia da sola solo in avanti ed indietro, su linea retta)
Quando pensiamo ad un robot, ad un androide per come ci ha abituati la cinematografia, lo immaginiamo come un essere dotato di sensi superiori ai nostri, diversi occhi, sensori raffinati ed una capacità di calcolo enorme. Pensate a Johnny 5 del film “corto circuito” o ai robot di IoRobot, fino ad arrivare al tenero ma caparbio Wall-E: robot più o meno umani, con un cervello elettronico invidiabile ed una miriade di gadget.
Tecnicamente il sistema che è basato su quella che in gergo chiamiamo Computer Vision, ovvero telecamere che riportano quello che vedono ad un sistema che lo traduce in matrice digitale, lo analizza, scompone e prende decisioni in millesimi di secondo, appoggiandosi ad una programmazione profonda e complessa.
In tutto questo e con tutta questa tecnologia autonoma a bordo, infine, le auto Tesla faranno parte del “Tesla Network“, anche in questo caso Musk balla da solo, abbandonando le ipotesi del ridesharing assieme a Uber (che nel frattempo ha scelto Volvo) o Lyft o qualsivoglia compagnia: tempo fa Tesla ha abbandonato l’israeliana MobilEyE per lavorare in pochi mesi (anche se era già in pipeline) ad un proprio sistema di guida autonoma e visione artificiale, il network di ricarica è da sempre proprietario così come i concessionari, che non esistono, essendo la casa ed i suoi dipendenti il front-end verso il cliente, non potevamo che aspettarci che anche l’importantissimo task della guida autonoma fosse affrontato completamente da soli.
Non mi fermerò a ridiscutere il concetto di guida autonoma, la sua sicurezza ed etica, della quale abbiamo già parlato: Il Self Driving è un dato di fatto ed un’evoluzione naturale della tecnologia dei trasporti, come lo è stato il telefonino nei confronti del telefono di casa e dell’auto in quelli del cavallo.
D’altronde la metro lilla la prendete quasi tutti ed essa stessa è un sistema a guida autonoma.
Mi piace piuttosto sottolineare come la caparbietà dei visionari sia in grado di essere anche concreta e quando questi visionari perseguono un interesse che sradica un vecchiume tecnico beh, mi sento orgoglioso di essere un tecnico e di essere sveglio alle 4,30 di mattina ad ascoltare la conferenza stampa di uno di loro.
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