Mobilità
Il nuovo codice della strada: pugno di ferro su alcol e droghe, e le altre novità
Il nuovo Codice della Strada introduce misure e controlli più severi per chi guida dopo l’assunzione di alcol e droghe, anche se non alterante al momento del controllo. Altre novità includono limiti di velocità aggiornati e l’inasprimento delle norme per i neopatentati
Il nuovo Codice della Strada porta con sé importanti novità e cambiamenti volti a migliorare la sicurezza stradale e a contrastare comportamenti pericolosi come la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Il governo ha deciso di adottare misure più severe, puntando sulla prevenzione e sulla dissuasione per ridurre gli incidenti stradali. Particolare enfasi è stata posta dal ministro Salvini sulla lotta a uso di alcol e droghe, la cui presenza rilevata potrà portare a sanzioni a prescindere dall’effettiva alterazione del conducente.
Sanzioni più severe per alcol e droghe
Una delle principali novità riguarda l’inasprimento delle sanzioni per chi viene trovato alla guida con un tasso alcolemico superiore ai limiti consentiti o in stato di alterazione da droghe. Le multe potranno arrivare fino a 1.500 euro per i recidivi, con il ritiro immediato della patente e obbligo di sottoporsi a corsi di recupero. Inoltre, i controlli su strada saranno più frequenti e dotati di nuovi strumenti tecnologici, come gli etilometri di ultima generazione.
Novità per i neopatentati: “tolleranza zero”
Anche per i neopatentati ci sono regole più stringenti: nei primi tre anni di guida non potranno superare i 90 km/h in autostrada e dovranno rispettare tolleranza zero per alcol e droghe. Questo significa che per i neopatentati è vietato mettersi alla guida con qualsiasi quantità di alcol nel sangue, anche inferiore al limite generale di 0,5 g/l. La presenza di sostanze stupefacenti nel corpo è considerata motivo di sanzione a prescindere dallo stato di alterazione. Chiunque violi queste disposizioni rischia non solo la sospensione della patente, ma anche un prolungamento del periodo di restrizione.
Uso di droghe: nel codice della strada sanzioni anche senza alterazione
In generale, per quanto riguarda l’uso di droghe, il nuovo Codice introduce una norma chiara: non è necessario essere in stato di alterazione visibile per essere sanzionati. La sola presenza di sostanze stupefacenti rilevata attraverso analisi specifiche è sufficiente per incorrere in sanzioni gravi, che possono includere la sospensione immediata della patente e multe elevate. Questo approccio mira a scoraggiare l’uso di droghe anche nei giorni precedenti alla guida, considerando che alcune sostanze possono rimanere rilevabili nell’organismo per un lungo periodo.
Sicurezza per pedoni e ciclisti
Un altro punto chiave del nuovo Codice è l’attenzione verso la sicurezza dei pedoni e dei ciclisti, con nuove norme che obbligano gli automobilisti a mantenere una distanza minima durante il sorpasso delle biciclette. Viene introdotta, inoltre, una revisione dei limiti di velocità in aree urbane particolarmente trafficate e a rischio per la presenza di ospedali e scuole. Di fatto, sarà possibile introdurre il limite a 30 km/h solo in quella zona, dopo che Salvini aveva criticato duramente i sindaci di centrosinistra che avevano introdotto quel limite in ampie zone delle città da loro amministrate.
Educazione stradale e prevenzione
Il pacchetto di riforme si inserisce in un quadro più ampio di educazione stradale e prevenzione. Il ministro delle Infrastrutture ha dichiarato: “Non possiamo tollerare ulteriori tragedie causate dall’incoscienza di pochi. Queste norme sono un segnale forte per garantire la sicurezza di tutti i cittadini.”
Obiettivo: mobilità sicura e consapevole
Il nuovo Codice della Strada punta, dunque, a una mobilità più sicura e consapevole. Una sfida che richiederà non solo controlli serrati, ma anche un cambio di mentalità da parte degli utenti della strada.
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