Mobilità

Attenti alla guida: le modifiche del Decreto Sicurezza al Codice della strada

5 Dicembre 2018

Il Decreto Sicurezza è legge e, insieme alle misure contro l’immigrazione clandestina o i furti negli appartamenti, sono entrate in vigore anche le modifiche al Codice della strada. Riguardano, in particolare, la lotta ai parcheggiatori abusivi e i casi in cui i veicoli possono essere sequestrati o fermati. Ma ci sono anche le multe e perfino la confisca nel caso in cui si trovi una persona residente in Italia da più di 60 giorni alla guida di un’auto con targa estera e un nuovo modello di controllo per il censimento dei veicoli sequestrati: novità importanti,  inserite in una legge – il «famoso» Decreto Sicurezza voluto da Matteo Salvini – della quale si parla soprattutto per i contenuti relativi all’immigrazione.

Tra le modifiche al Codice della strada contenute nel Decreto Sicurezza spicca quella relativa ai parcheggiatori abusivi. Il comma 15-bis dell’articolo 7 viene sostanzialmente sostituito. Diminuisce la sanzione pecuniaria amministrativa ora fissata tra 771 e 3.101 euro, ma viene introdotto il reato, che viene commesso, quando impiega nella sua attività illecita un minorenne oppure, quando continua a fare il parcheggiatore abusivo nonostante sia già stato sanzionato in passato e punito con l’arresto da sei mesi a un anno e con l’ammenda tra 2.000 e 7.000 euro. Non solo: il parcheggiatore abusivo si vedrà confiscare le somma che ha ricavato.

Il Decreto Sicurezza introduce tra le modifiche al Codice della Strada un meccanismo più agile per il sequestro di un veicolo. Quando viene sequestrato un veicolo, il proprietario o il conducente restano gli incaricati di portarlo in sicurezza ed a proprie spese in un luogo in cui non ci sia un passaggio pubblico. Se proprietario o conducente si rifiutassero di farlo, sarebbe la Polizia a farlo e a depositare il veicolo in depositi adibiti al ricovero di veicoli sequestrati. Successivamente però il conducente o proprietario dovranno pagare per rifiutarsi di trasportare il veicolo sequestrato una multa da 1.818 a 7.276 euro ma oltre a pagare la sanzione, il conducente dovrà rinunciare temporaneamente alla patente, che verrà sospesa da uno a tre mesi. Inoltre, se il proprietario dell’auto (o della moto, o del furgone) non assume la custodia del veicolo entro cinque giorni dalla pubblicazione del sequestro sul sito della Prefettura, il mezzo passa in proprietà al titolare del deposito. Per riaverlo, il suo legittimo proprietario sarà costretto a pagare il recupero ed il trasporto.

Mettersi al volante di un veicolo sotto sequestro non conviene: le modifiche al Codice della strada introdotte dal Decreto Sicurezza prevedono una multa da 1.988 a 7.953 euro e la revoca della patente.  Sempre per quanto riguarda i veicoli sequestrati, il decreto inserisce un sistema nuovo per il controllo di questi mezzi nei depositi. I prefetti saranno tenuti al censimento semestrale dei veicoli e alla pubblicazione sul sito della Prefettura dell’elenco di auto, moto, furgoni ecc. posti sotto sequestro. Entro 30 giorni dalla data in cui è stato pubblicato l’elenco, il proprietario di un veicolo sequestrato può prenderselo in custodia pagando le somme dovute. Se il debito non verrà risolto entro quei 30 giorni, il veicolo verrà confiscato.

Altro giro di vita arriva sul fermo dei veicoli. Come nel caso del sequestro, sarà il proprietario a doversi fare carico del trasporto e della custodia del mezzo in un luogo stabilito. Nel caso facesse finta di niente, dovrebbe pagare una sanzione amministrativa tra 776 e 3.111 euro e dire addio alla patente per un periodo compreso tra uno e tre mesi. Non solo per le auto, ma la nuova normativa interessa anche ciclomotori e motocicli, che non verranno più tenuti nei depositi di Polizia.

Infine, il decreto Sicurezza introduce tra le modifiche al Codice della strada il nuovo comma 1-bis che vieta di circolare in Italia con un veicolo immatricolato in un altro Paese a chi risiede nel nostro Paese da oltre 60 giorni. Questo comma, quindi, non permette in alcun caso di guidare l’automobile con targa estera di un parente o di un amico che vive oltre confine. Chi viene trovato al volante di uno di questi veicoli, rischia una multa elevata e, se non si mette in regola, si può arrivare alla confisca del veicolo.

Si affronta anche l’annoso problema delle auto che circolano senza assicurazione. Questa volta nel provvedimento di conversione in legge del decreto fiscale. Si prevede una modifica del Codice della strada all’articolo 193, rimangono invariate le multe (da 841 a 3.287 euro) ma chi viene beccato al volante di una vettura senza copertura RcAuto si vedrà decurtati 5 punti dalla patente (10 per i neopatentati). Nel caso di recidiva, in un periodo di due anni, si prevede il raddoppio delle sanzioni amministrative (da 1.682 euro a 6.574 euro), la sanzione amministrativa della sospensione della patente da uno a due mesi, oltre alla decurtazione di 5 punti dalla patente per ogni violazione.

Viene inoltre proposta la modifica al comma 3 dell’art. 193 del CdS delle sanzioni amministrative ridotte, quando prevede una sanzione amministrativa diminuita non più ad un quarto ma alla metà del minimo edittale, se l’assicurazione viene resa operante entro 15 giorni dalla scadenza indicata dall’art. 1901, secondo comma del codice civile, oppure entro 30 giorni dalla contestazione della violazione, previa autorizzazione dell’organo accertatore, se l’interessato esprime la volontà e provvede alla demolizione e alle formalità di radiazione del veicolo.

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