Infrastrutture
Salini Impregilo costruisce così il suo brand nelle grandi opere
In un mondo in cui la comunicazione è asset intangibile fondamentale per trasmettere il valore delle imprese e dei loro prodotti, il settore delle infrastrutture ha sempre fatto eccezione. Le grandi opere vengono comunicate in modo freddo, limitandosi ai dati tecnici, e ignorando l’identità di chi le ha fatte. Perciò è una novità assoluta nel settore a livello mondiale il percorso che il gruppo Salini Impregilo ha iniziato qualche anno fa nell’ambito della comunicazione, con l’ambizione di creare un vero e proprio brand globale.
I nuovi strumenti digitali presentati oggi alla Triennale di Milano – dove fino al 6 novembre è anche in corso una mostra multimediale e immersiva sui 110 anni di storia del gruppo – concorrono nel loro insieme a produrre una comunicazione integrata sia in termini di canali sia come mix di elementi emozionali e tecnico-informativi. Che si tratti del nuovo Canale di Panama o del Centro Culturale Stavros Niarchos di Atene o di una gigantesca diga in Africa, l’obiettivo è comunicare una grande opera per i suoi aspetti funzionali, tecnici e di impatto ambientale e sociale e per quelli più “caldi”, che hanno a che fare con le emozioni suscitate da ogni nuovo traguardo ingegneristico.
Da un lavoro dettagliato e cominciato già nel 2014, prima della fusione di Salini con Impregilo, è nato un sito istituzionale, presentato oggi completamente rinnovato sia graficamente che nella struttura, ma che guarda anche a un pubblico di utenti che non si limita alla cerchia degli investitori. L’impatto visuale, se si naviga nel sito del gruppo, è molto forte: un ruolo speciale è stato dato infatti non solo ai contenuti originali e curati da esperti, ma anche alla fotografia, grande parte del racconto di Salini Impregilo. Il sito, inoltre, è dotato di un sistema di geo-referenziazione degli oltre 200 progetti realizzati o in fase di realizzazione attivato in collaborazione con Google.
«Quello delle grandi opere – ha dichiarato Massimo Ferrari, general manager e direttore finanziario di Salini Impregilo – è un mondo complesso. Per raccontarlo ci affidiamo alla comunicazione integrata che utilizza anche strumenti digitali avendo come target non solo i nostri clienti, ma anche tutti quei milioni di persone che usufruiscono e usufruiranno in futuro delle nostre opere. Raccontando questo mondo abbiamo l’ambizione di rappresentare il nostro come un mestiere che crea valore per tutti e apre allo sviluppo di intere regioni del pianeta».
Un’ambizione perseguita anche attraverso la creazione del magazine online “We Build Value”, che vuole diventare un punto di riferimento nel dibattito internazionale sulle grandi opere, con la pubblicazione di contenuti approfonditi e interviste a esperti e premi Nobel sul settore delle infrastrutture nell’economia mondiale. “We Build Value” si arricchisce, inoltre, con un’applicazione disponibile su App Store e scaricabile gratuitamente, per poter leggere gli oltre 300 contenuti pubblicati nel corso dell’ultimo anno, comodamente dal proprio smartphone.
Un ruolo non meno importante spetta ai social network: il gruppo è presente su Twitter, per la pubblicazione di notizie in tempo reale, LinkedIn, per il reclutamento ma anche per dialogare con investitori e utenti, YouTube, ma da un anno anche su Instagram, con la missione di raccontare le infrastrutture attraverso gli scatti fotografici.
La logica che governa la comunicazione esterna, peraltro, la governa anche all’interno. L’intranet, spazio di comunicazione interno al gruppo rinnovato anch’esso per un’usabilità migliore, funziona come un sito web, con la costante pubblicazione di contenuti aggiornati e curati che servono ai dipendenti e alle persone che lavorano nei cantieri.
«La vera innovazione – afferma Emanuela Angori, head of Corporate & Internal Communication di Salini Impregilo – sta nel modo di raccontare le opere in modo emozionale, sfruttando i canali digitali con la volontà di condividere l’opera; con attenzione alla produzione di contenuti originali e alla parte visuale. Abbiamo grandi fotografi che scattano fotografie alle opere. Tutto questo con grande cura del dettaglio e della user experience».
Per la prima volta nel settore oltre che le costruzioni sono le persone ad essere raccontate, attraverso il sito istituzionale, un magazine, l’applicazione, ma anche i social network e mini siti dedicati ad iniziative particolari. Il progetto speciale lanciato in occasione dei 110 anni di Salini Impregilo è uno di questi, con il racconto della storia del gruppo, il Libro “110 years of future” e il film documentario di Giovanni Minoli.
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