Infrastrutture
L’a.d. Labriola : «La rete unica primo passo di un piano coraggioso per TIM»
La firma del protocollo di intesa per la rete unica – insieme con CDP, KKR, Macquarie e Open Fiber – «è il primo passo di un piano coraggioso per Tim, la più grande azienda di telecomunicazioni italiana». Così Pietro Labriola, amministratore delegato di TIM commenta in un post inviato ai dipendenti e visionato dall’Ansa dopo la firma del memorandum. L’obiettivo è avviare un processo volto alla creazione di un solo operatore delle reti di telecomunicazioni, non verticalmente integrato, controllato da CDP e partecipato da Macquarie e KKR, che consenta di accelerare la diffusione della fibra ottica e delle infrastrutture VHCN (Very High Capacity Networks) sull’intero territorio nazionale. Dalla separazione dell’ infrastruttura di rete fissa traiamo le risorse per investire nei sevizi e nello sviluppo dei rapporti con i clienti e del mobile, competendo più agevolmente nel mercato dei servizi digitali», ha aggiunto il manager.
I soggetti convintoli hanno condiviso che l’operazione possa articolarsi mediante la separazione delle attività infrastrutturali di rete fissa da quelle commerciali di TIM – mediante un’operazione societaria o combinazione di operazioni societarie da definirsi – e l’integrazione delle prime con la rete controllata da Open Fiber con modalità da definirsi. Ad esito di tale Operazione TIM, sul mercato italiano, potrà focalizzare in via prioritaria le proprie attività nei servizi di telecomunicazione e trasmissione di dati. Con la sottoscrizione del MoU non vincolante, le parti si sono impegnate a negoziare in via esclusiva e in buona fede i termini e condizioni dell’Operazione con l’obiettivo di addivenire alla firma di eventuali accordi vincolanti entro il 31 ottobre 2022.
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