Infrastrutture

Il “modello Genova” deve diventare la regola per lo sviluppo del Paese

15 Febbraio 2021

Il “modello Genova”, che ha consentito di ricostruire in quindici mesi il ponte crollato, rappresenta oggi un’eccezione nel panorama burocratico italiano. Perché diventi la regola bisognerebbe ripensare le norme esistenti e ispirarsi a due concetti fondamentali: semplificare e velocizzare.

Il gruppo Webuild, una squadra di 70.000 persone con 115 anni di esperienza, mette al servizio del rilancio infrastrutturale ed occupazionale dell’Italia la qualità e l’ingegneria italiana sinonimo di eccellenza nel mondo, proprio come ha dimostrato nella realizzazione del nuovo ponte di Genova. Un’esperienza che il gruppo vuole consolidare in Italia anche in altre opere, in una fase di riforme fondamentali per la ripresa della produttività e della competitività del paese, nell’ambito delle sfide comuni che l’Europa chiede di affrontare ad imprese ed istituzioni con spirito di coesione e di resilienza.

Webuild è impegnato nella costruzione di alcuni tra i più grandi progetti infrastrutturali in Italia e nel mondo. In Italia il gruppo conta 11.000 dipendenti e collabora con una filiera di circa 5.000 piccole e medie imprese nei 5 principali progetti in Italia, per sostenere il rilancio economico ed occupazionale di tutta la filiera e valorizzarne le competenze, come è avvenuto nella sfida di realizzazione del nuovo del nuovo Ponte Genova San Giorgio, il viadotto che attraversa la valle del Polcevera e restituisce alla città di Genova un’infrastruttura strategica per la sua rete di mobilità.

Sono bastati quindici mesi per realizzare l’infrastruttura ed è stato possibile grazie alla collaborazione tra imprese e istituzioni, alla trasparenza in tutta la fase di costruzione, alla velocità con cui è stata realizzata l’opera grazie a tanti cantieri attivi in parallelo 24h/24, all’innovazione applicate al ponte, come i robot wash, per un’infrastruttura sostenibile nel tempo.

In due parole, un risultato ottenuto grazie al “modello Genova” che deve oggi diventare paradigma della possibilità di realizzare opere in tempi rapidi per lo sviluppo infrastrutturale di cui tutta l’Italia necessita.

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