Non solo per denaro: e allora per cosa, chi, come?

Economia circolare

Non solo per denaro: e allora per cosa, chi, come?

Un libro, un’idea | Esiste un’avanguardia di imprese che stanno cambiando per davvero il paradigma dominante. Il libro «L’impresa Rigenerativa. Guidare il cambiamento ai tempi della crisi planetaria» ci dice perché questa avanguardia è sulla strada giusta.

24 Novembre 2024

A dire il vero, «Non solo per denaro» non è farina del mio sacco, ma è il titolo di un libro di Bruno S. Frey di quasi trent’anni fa, pubblicato nel 1997 da Edward Elgar Publishing con il titolo Not Just for the Money: An Economic Theory of Personal Motivation, e tradotto in italiano per i tipi di Mondadori Bruno come Non solo per denaro. Le motivazioni disinteressate dell’agire economico.

Visto dalle prospettive imprenditoriale e manageriale, quel libro conteneva spunti utili per chi si occupa di organizzazione aziendale e gestione del personale.

Ad esempio, se si assume che le persone non agiscono solo perché spinte dal desiderio di ottenere un guadagno monetario, ma intraprendono certe azioni semplicemente perché provano piacere nel farlo, allora cambia qualcosa nei modelli di performance management, nelle politiche retributive e anche nella composizione dei team di lavoro.

Tra il 1997 e il 2023, si è fatta progressivamente strada e si è consolidata l’idea che non solo le persone, ma anche le imprese operino per finalità che vanno oltre il denaro per chi rischia il capitale proprio nell’attività economica.

Ed è proprio del 2023 il libro The Regenerative Enterprise: leading change at a time of planetary crisis, di Niels De Fraguier e Stephen Vasconcellos, tradotto in italiano nel 2024 da Guerini NEXT con il titolo L’impresa Rigenerativa. Guidare il cambiamento ai tempi della crisi planetaria.

Cosa ci dicono di nuovo e di interessante i due autori?

La loro riflessione si può riassumere con una serie di «non solo, ma anche» che identificano strategia, organizzazione e gestione delle imprese rigenerative:

  • non solo fare meno (mitigare i rischi) o non fare danni (sostenibilità), ma anche apportare miglioramenti sia riparatori, sia rigenerativi ed equi (generare un beneficio netto positivo);
  • non solo efficacia, efficienza e redditività, ma anche impatto;
  • non solo vision e mission, ma anche purpose;
  • non solo profit, ma anche benefit.

Queste parole (rigenerazione ed equità, impatto, purpose, benefit) segnano la postura che sta prendendo l’avanguardia del capitalismo contemporaneo.

Le imprese rigenerative sfidano le prassi consolidate e, nel farlo, riescono a soddisfare le esigenze di tutti gli stakeholder interni ed esterni.

Si tratta di realtà capaci di prestare attenzione all’innovazione dei modelli di business per tenere insieme dimensioni economica, ambientale e sociale lungo le filiere locali e globali.

Nello stesso tempo, pensano, progettano e operano con un saper fare sistemico che tutela e rigenera l’ambiente ecologico, puntando in questo modo anche all’equità intergenerazionale, e interpretano in modo responsabile il rapporto con i territori e le comunità locali, prendendo impegni concreti nei loro confronti.

Oltre al giusto rapporto con la natura, al rafforzamento delle comunità e alla creazione di valore per tutti, le aziende rigenerative si sforzano di elaborare un purpose, di definire una strategia che ruota in modo coerente attorno ad esso e di valorizzare il capitale umano. Con altre parole, integrano la prospettiva del come si compete e collabora, si decide e si gestisce, si produce e si vende, ci si organizza all’interno e ci si relaziona con l’esterno (how), con quella del perché si opera in un certo modo e non in un altro (why).

Le imprese che si specchiano nel modello appena descritto sono ancora poche, ma stanno aumentando.

Il libro di De Fraguier e Stephen Vasconcellos ci indica pratiche manageriali già consolidate a disposizione della comunità imprenditoriale e manageriale.

 

 

 

 

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