Economia circolare
Intesa e Cariplo donano pc e tablet per contrastare la povertà educativa
Economia circolare e grande attenzione ai bisogni delle nuove generazioni. Sono questi i focus dell’iniziativa messa in piedi da Fondazione Cariplo e Intesa Sanpaolo che hanno deciso di mettere a a disposizione materiale informatico rigenerato reso disponibile da UBI Banca acquisita da parte di Intesa.
Nella distribuzione dei device e nel dar seguito ai progetti sul territorio sono state coinvolte le tre fondazioni comunitarie di Brescia, Bergamo, Lodi, luoghi tra quelli maggiormente colpiti dalla prima ondata della pandemia, oggi in prima linea nella lotta alla povertà educativa.
Gli studenti bisognosi potranno così contare su una dotazione di 3650 personal computer e 200 tablet dotati di requisiti tecnici e caratteristiche adatte per gestire la didattica a distanza e le modalità di studio dettate dalla recente pandemia Covid- 19. L’obiettivo principale è quello di contrastare la povertà educativa e combattere il digital divide, un obiettivo importante che sottolinea ancora una volta la sensibilità e l’attenzione rivolta al mondo dei più giovani e alle loro esigenze in particolare in questo periodo drammatico.
Valore aggiunto dell’iniziativa, in un’ottica di economia circolare e riutilizzo delle risorse, è il riciclo di materiale informatico rigenerato reso disponibile a seguito della recente acquisizione di UBI Banca da parte di Intesa Sanpaolo. Tutti i personal computer sono stati sottoposti ad un processo di rigenerazione e saranno consegnati a minori e famiglie in condizioni di fragilità economica e sociale intercettati dalle fondazioni comunitarie coinvolte nel progetto.
«La tecnologia è un’alleata fondamentale per la crescita personale e professionale: facilitarne la disponibilità a chi ne è sprovvisto è di vitale importanza. La donazione di pc e tablet dismessi dalla Banca a favore di chi ne ha bisogno ci vede nuovamente al fianco della Fondazione Cariplo nella vocazione comune di contribuire alla riduzione delle disuguaglianze, un impegno fondato sulla solidità del nostro bilancio e che, come banca di riferimento per la crescita e inclusione quale ormai è Intesa Sanpaolo, consideriamo a tutti gli effetti un obiettivo della nostra attività», ha commentato Carlo Messina, consigliere delegato e ceo di Intesa Sanpaolo.
Fondazione della Comunità Bresciana Onlus, Fondazione della Comunità Bergamasca, Fondazione Comunitaria della Provincia Di Lodi sono infatti i tre territori simbolo, maggiormente colpiti dalla prima ondata della pandemia protagonisti del progetto sulla povertà educativa di Fondazione Cariplo e l’impresa sociale Con i Bambini. A loro sono state destinate risorse importanti, pari a sei milioni di euro, per sostenere tre progetti triennali. Sono stati ingaggiati oltre cento soggetti pubblico-privati sui tre territori, 32.000 minori in condizioni di fragilità da intercettare, mille tra docenti ed educatori da coinvolgere, duemila device da distribuire e settanta spazi comunitari da attivare e valorizzare.
«In Italia le famiglie in condizione di povertà sono aumentate, specialmente le più giovani con la presenza di minori. Per un ragazzo oggi non poter accedere a un device o alla connessione significa rischiare di essere escluso dalle relazioni, dalla formazione e da competenze ormai indispensabili. Si tratta di una povertà digitale che rischia di trasformarsi in una povertà di futuro, ingiusta per chi la subisce e dannosa per tutti. La Fondazione Cariplo da 30 anni è impegnata nel contrasto delle povertà e della disuguaglianza, attraverso progetti e alleanze con soggetti che come Intesa Sanpaolo condividono la stessa urgenza sui temi chiave per il futuro delle persone e delle comunità», ha dichiarato Giovanni Fosti, Presidente Fondazione Cariplo.
I computer e i tablet verranno donati a Fondazione della Comunità Bresciana Onlus (1050 pc), Fondazione della Comunità Bergamasca (800 pc), Fondazione Comunitaria della Provincia Di Lodi (800 pc) e all’impresa sociale SocialTechno invece saranno donati 1000 pc portatili e 200 tablet, da ricondizionare a vantaggio del progetto QuBì.
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