Economia circolare
In 5 anni Caritas e Intesa Sanpaolo hanno donato 265 mila beni ai poveri
Nel 2021 i poveri assoluti nel nostro Paese sono stati circa 5,6 milioni, di cui 1,4 milioni di bambini. Tra gli “anelli deboli”, i giovani, colpiti da molte forme di povertà: dalla povertà ereditaria, che si trasmette “di padre in figlio” per cui occorrono almeno cinque generazioni a una persona che nasce in una famiglia povera per raggiungere un livello medio di reddito; alla povertà educativa, tanto che solo l’8 percento dei giovani con genitori senza titolo superiore riesce a ottenere un diploma universitario.
Solo nel 2021 quasi 2.800 Centri di Ascolto Caritas hanno effettuato oltre 1,5 milioni di interventi, per poco meno di 15 milioni di euro, con un aumento del 7,7 percento delle persone che hanno chiesto aiuto rispetto all’anno precedente. Anche nel 2022 i dati raccolti fino a oggi confermano questa tendenza.
Non si tratta sempre di nuovi poveri ma anche di persone che oscillano tra il dentro e fuori dallo stato di bisogno. Il 23,6 percento di quanti si rivolgono ai Centri di Ascolto sono lavoratori poveri. Tale condizione tocca il suo massimo tra gli assistiti stranieri: il 29,4 percento di loro è un lavoratore povero.
Intesa Sanpaolo oggi ha presentato i risultati dei primi cinque anni di attività di “Golden Links: i legami sono oro”, l’iniziativa della banca, realizzata proprio in collaborazione con Caritas Italiana che promuove la distribuzione di beni di prima necessità a famiglie e persone in condizione di povertà: capi di abbigliamento, intimo, calzature, ma anche libri, vocabolari, prodotti per la sanificazione e da quest’anno giocattoli per i più piccoli. I beni sono stati donati da grandi aziende italiane clienti di Intesa Sanpaolo come Calzedonia e Camomilla Italia, tra le prime a partecipare al progetto, e dal 2021 Geox, Gruppo BasicNet, Mondadori Education, OVS e Solvay Chimica Italia. Ha partecipato anche Intesa Sanpaolo Smart Care.
Il progetto è in piedi dal 2018 e ha distribuito oltre 265 mila beni attraverso hub territoriali per la raccolta, la lavorazione e la distribuzione locale, che hanno ridotto lo spostamento dei beni e l’impatto ambientale. Grazie alla collaborazione con le Caritas diocesane, i beni donati dalle aziende sono stati raccolti, selezionati e confezionati da persone in difficoltà, in particolare donne e detenuti, per poi essere distribuiti in tutta Italia tramite 92 Empori solidali Caritas e 25 istituti penitenziari.
Alla presentazione sono intervenuti Paolo Bonassi, responsabile Direzione Strategic Support Intesa Sanpaolo, Elisa Zambito Marsala, responsabile Valorizzazione del Sociale e Relazioni con le Università Intesa Sanpaolo, Don Marco Pagniello, direttore Caritas Italiana, Michele Sorrentino, responsabile Network Italia della Divisione IMI Corporate & Investment Banking Intesa Sanpaolo, Federico Fraboni, head of Sustainability Calzedonia Group, Maurizio Cutrino, direttore generale di Assogiocattoli, Gabriele Sepio, tributarista e coordinatore del tavolo tecnico-fiscale per la Riforma del Terzo settore, Massimiano Tellini, responsabile Circular Economy di Intesa Sanpaolo Innovation Center, Tiziana Ciampolini, CEO S-Nodi Learning Community, docente Design for Social Impact Politecnico di Torino. L’incontro è stato condotto e moderato da Marco Girardo, caporedattore Economia Avvenire e responsabile supplemento l’Economia Civile.
«In questo contesto, Golden Links rappresenta uno dei progetti di punta sviluppato attraverso azioni di sistema interne, con la Divisione IMI Corporate & Investment Banking , e azioni di sistema esterne in collaborazione con importanti imprese nostre clienti e Caritas Italiana: un’iniziativa con approccio circolare che nasce con l’obiettivo di distribuire a chi ne ha più bisogno indumenti e altri beni recuperati dalle eccedenze della produzione industriale», spiega Elisa Zambito Marsala, responsabile Valorizzazione del Sociale e Relazioni con le Università di Intesa Sanpaolo. «I risultati raggiunti in questi anni dimostrano il successo del progetto e l’impegno profuso da tutta la rete a sostegno dell’iniziativa, anche grazie al coinvolgimento di partner strategici con cui continueremo ad affrontare le sfide contro le disuguaglianze e la povertà, potenziandone la scalabilità con la partecipazione di altre imprese. Golden Links contribuisce fortemente al Programma di contrasto alla povertà che Intesa Sanpaolo ha confermato con il Piano d’Impresa 2022-2025, portando ad un obiettivo, raddoppiato rispetto allo scorso Piano, di 50 milioni gli interventi tra distribuzione di pasti, posti letto, farmaci, indumenti per le persone in situazione di fragilità», conclude.
Don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana, sottolinea che Golden Links è «un progetto che va nella prospettiva di unire le forze in una logica di partenariati trasversali che perseguano il benessere collettivo, giustizia sociale, sviluppo sostenibile offrendo vere opportunità per tutti per contribuire alla ricostruzione di comunità territoriali consapevoli, solidali e capaci di speranza. Nella consapevolezza che, come ci dice papa Francesco forse la risposta non è in quanto noi possiamo fare, ma in come riusciamo ad aprire cammini nuovi perché gli stessi poveri possano diventare i protagonisti del cambiamento».
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