Beni comuni

Tornano gli squatters: barricate a Amsterdam

26 Marzo 2015

 

Scene così da anni non si vedevano in Olanda. Dopo l’occupazione delle sedi universitarie del Burgenhuis e poi del Maagdenhuis di poche settimane fa, nelle strade sono riapparsi anche gli squatters o krakers in olandese, gli occupanti che neppure il pugno duro della giustizia dal 2010 è riuscita a archiviare. Questa volta, ad accendere la miccia è stato lo sgombero di Slangenpand, edificio occupato fin dal 1983 nel centro di Amsterdam. Il sindaco della città, sceso a patti nelle scorse settimane con gli studenti ancora barricati nella vicina sede universitaria, non ha voluto cercare accomodamenti e soluzioni condivise con gli occupanti degli edifici in Spuistraat, dove, secondo i piani dell’agenzia De Key, dovrebbero sorgere 69 appartamenti, vari locali commerciali e nuovi parcheggi. Nel weekend, così, uno dopo l’altro, gli storici occupanti hanno abbandonato l’edificio, senza disordini di nessun tipo. La calma, però, era solo apparente: qualcosa stava bollendo. Prendendo di sorpresa la polizia, il messaggio “Abbiamo aperto le porte. Venite subito!”, martedì sera, ha cominciato a circolare in rete, chiamando a raccolta in Spuistraat, nei due edifici nuovamente occupati, più gente possibile. Intanto, mentre alcuni  rientravano negli edifici, srotolando nuovi striscioni, altri si davano da fare per rendere la vita difficile ai reparti di polizia che presto o tardi sarebbero intervenuti: due barricate improvvisate sono state date alle fiamme nella notte sulla strada di fronte agli edifici.

Il sindaco, però, non ha voluto sentire ragioni: in Spuitstraat, non c’era più spazio per i krakers. Così, fin dalla mattinata di mercoledì, camionette e uomini della polizia sono affluiti in Spuitstraat, scontrandosi con la resistenza di quanti erano ancora barricati all’interno degli edifici. Per tutta la giornata, la via è rimasta blindata mentre all’interno si trasformava in un campo di battaglia: da una parte idranti, ruspe e camionette, dall’altra lanci di oggetti e petardi colorati. Neppure il sentore di una possibile fuga di gas, a metà pomeriggio, ha sospeso le operazioni della polizia. In serata, infatti, anche l’ultimo degli edifici occupati è stato sgomberato: immediatamente dopo, le operazioni di pulizia lungo Spuitstraat sono iniziate  mentre i 19 arrestati, tra cui l’artista olandese Peter Klashorst, sono stati portati via sulle camionette. Il maestoso e storico serpente, dipinto sulle mura dello Slagenpand nel 1990 e inviso alla nuova proprietà, è destinato a scomparire.

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