Beni comuni

Intesa Sanpaolo firma accordo per il sostegno al settore cultura e spettacolo

13 Luglio 2020

Per sostenere un mondo che è tra i più colpiti dalla crisi economica e sanitaria causata dal Covid-19 e che sconta le maggiori difficoltà nella fase di ripartenza, Intesa Sanpaolo Prossima, la struttura del gruppo dedicata all’economia del bene comune, ha sottoscritto oggi un accordo con Federculture, Agis, Forum del Terzo Settore e Alleanza delle cooperative. Questi ultimi sono i principali soggetti italiani impegnati nel settore cultura e spettacolo dal vivo.

La banca, con l’obiettivo di rilanciare il settore culturale, metterà a disposizione una quota del proprio fondo di solidarietà e sviluppo di 5 milioni di euro, con un effetto leva che consentirà di concedere finanziamenti per un massimo di 25 milioni di euro a realtà più piccole periferiche e giovanili che di solito hanno difficoltà ad accedere al credito. Intesa Sanpaolo Prossima vuole aumentare ulteriormente il proprio impegno creditizio nel settore, oggi valutabile in 250 milioni di euro, per sostenerne il rilancio.

Inoltre, grazie all’accordo, la banca promuove uno spazio di confronto nel quale gli operatori del comparto si incontrano in modo continuativo per definire modelli di sostenibilità sulla base delle rispettive esperienze con un approccio strutturale alla crescita che andrà a beneficio dell’intero settore. Adottando regole di gestione, rendicontazione, marketing, fund raising tratte dalle esperienze più virtuose, le realtà della cultura e dello spettacolo dal vivo si renderanno più efficienti migliorando così le proprie possibilità di accesso al credito.

Superata la fase di emergenza sanitaria che ha richiesto interventi in prevalenza a fondo perduto o con garanzia pubblica per il sollievo dei lavoratori, nella fase di rilancio l’obiettivo dell’accordo è predisporre le condizioni che consentano attraverso il credito – di breve e soprattutto di medio/lungo termine – lo sviluppo del “sistema cultura” con una sostenibilità complessiva migliore di quella precedente la crisi. Su questo mondo, infatti, gravano sia gli effetti non ancora calcolati del distanziamento sociale, con l’inevitabile riduzione di presenze fisiche, sia quelli collegati alla diminuita capacità economica delle persone e delle famiglie, cui si aggiunge la crisi del turismo con una riduzione drastica della circolazione interna e internazionale.

I soggetti coinvolti nell’accordo si propongono di intercettare i fondi di garanzia pubblici attivati per migliorare l’accesso al credito e di valutare con più completezza i modelli di business dei vari settori culturali (teatro, musica dal vivo, festival, musei) per facilitare l’erogazione di credito di lungo periodo.

«La cultura e gli spettacoli dal vivo si trovano oggi in una “tempesta perfetta”, da trasformare in elemento di svolta verso una sostenibilità migliore rispetto a quella pre-crisi. La presenza di garanzie pubbliche, oggi in fase di determinazione, aiuterà il processo, ma proprio per questo bisogna preparare progettualità di breve e soprattutto di medio-lungo termine, in modo condiviso con gli operatori», ha commentato Marco Morganti, responsabile Intesa Sanpaolo Prossima. «La piattaforma che si forma oggi è aperta a ogni soggetto che vorrà unirsi per rafforzare le imprese culturali, migliorarne la sostenibilità e accompagnarle verso la crescita».

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