Beni comuni
In arrivo l’ora legale. Risparmio energetico significativo il suo mantenimento
Più che il 21 marzo, da tempo, è il passaggio all’ora legale che formalizza l’uscita dall’inverno e l’avvicinarsi dell’estate, grazie all’ora di “luce” in più dovuta al fatto che il tramonto avviene un’ora più tardi.
Quest’anno il cambio dell’ora avverrà nella notte tra sabato 25 marzo e domenica 26 marzo. Alle ore 2:00 le lancette degli orologi passeranno direttamente alle ore 3:00. Oramai siamo abituati al contributo della tecnologia per cui non sarà necessario eseguire nessuna modifica sui nostri dispositivi, sia smartphone sia tablet e affini, ma sarà necessario “rimettere” le lancette dei diversi orologi analogici presenti all’interno della nostra abitazione o che portiamo al polso.
Da anni, in realtà, si parla e si vocifera sulla possibile abolizione del cambio d’ora in Italia. È necessario però ricordare che sono stati soprattutto i paesi del Nord Europa a spingere su questa possibile abolizione. È proprio grazie alla loro posizione geografica che paesi del Mediterraneo trovano convenienza, e l’Italia è tra questi. A questo proposito, la “Società Italiana di Medicina Ambientale” (Sima) è promotrice assieme a “Consumerismo No Profit” di una petizione online per mantenere l’ora legale tutto l’anno. La scelta si basa sulle stime che la stessa di Sima ha realizzato: solo nel 2023 l’adozione dell’ora legale permanente tutto l’anno produrrebbe nel nostro Paese, sulla base delle attuali tariffe elettriche, risparmi diretti in bolletta per 382 milioni di euro, grazie a minori consumi di energia per circa 720 milioni di kwh. Risparmio che salirebbe qualora nel corso dell’anno le tariffe elettriche dovessero subire incrementi. A questo si aggiungerebbe, sempre secondo la Sima, un massiccio taglio alle emissioni climalteranti pari a 200.000 tonnellate di CO2 in meno, equivalenti a quella assorbita piantando dai 2 ai 6 milioni di nuovi alberi, con benefici per la salute umana e planetaria. “L’abbandono del doppio cambio orario annuale farebbe inoltre cessare anche i piccoli disturbi di alterazione del ritmo circadiano che oggi sperimentiamo nel passaggio da ora solare a ora legale e viceversa, con effetti benefici sulla salute dei cittadini”, ha dichiarato il presidente Sima, Alessandro Miani ad ANSA.
Il Codacons promuove a pieni volti la proposta della Sima di adottare l’ora legale permanente come forma di contrasto al caro-energia. “Da circa 20 anni chiediamo di eliminare il passaggio da ora legale a ora solare, e in base ai nostri sondaggi l’80% dei cittadini italiani si dice contrario al cambio delle lancette dell’orologio da eseguire due volte l’anno – ha spiegato sempre ad ANSA il presidente di Codacons Carlo Rienzi – I costi relativi al passaggio all’ora legale a quella solare e viceversa sono decisamente superiori ai benefici: lo sfasamento di un’ora determina conseguenze sia a livello di umore, sia a livello fisico per circa il 15% dei cittadini, e produce disturbi del sonno in un bambino su due. Il passaggio ora legale/ora solare, dunque, determina costi sociali e perdite produttive decisamente superiori ai benefici determinati dal cambio orario, e in questo momento di grave crisi energetica adottare l’ora legale tutto l’anno consentirebbe notevoli risparmi sui consumi”.
Sicuramente più che mai, possiamo dire “Benvenuta ora legale e non te ne andare”.
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